13 ore fa:Co-Ro capitale del volley: al via gli Europei U18 di beach e la nuova avventura della Corigliano Volley
9 ore fa:Vertenza Sibaritide, la nostra storia non è una nota a margine
11 ore fa:Alessia Pasquariello e Gerardo Malagrinò sono rispettivamente i nuovi Miss e Mister Corigliano-Rossano
12 ore fa:La Vignetta dell'Eco
11 ore fa:Al via a Co-Ro la 4^ edizione de "Il Festival dell'appartenenza - La Città dei luoghi"
12 ore fa:Villapiana, Carabinieri sequestrano rifiuti nel Centro Raccolta comunale
12 ore fa:Pacemaker senza fili: non più novità sperimentale, ma procedura consolidata nella nostra Provincia
10 ore fa:Sibari, addio al gradino killer: il marciapiede dell’Alta Velocità sarà rifatto
13 ore fa:Treno della Sila: lo stop di settembre serve per ripartire più forte, più sicuro, più amato
10 ore fa:Flc-Cgil Cosenza propone una spilla con la bandiera palestinese per dire NO allo "scolasticidio" in corso a Gaza

Quando il fiume Trionto produceva energia

1 minuti di lettura
In giorni in cui si parla di trivelle nel mare Jonio, di anni in cui si discute di energia pulita, scorgendo il libro dei ricordi si arriva agli anni ’20, periodo in cui i cambiamenti geo-politici si alternavano a quelli culturali. A Rossano in quegli anni si respirava aria di innovazione tecnologica e infrastrutturale affidata ad alcune mani imprenditoriali. Sono gli anni delle costruzioni di strade e vie di comunicazioni fondamentali, della teleferica che serviva da trasporto dalla montagna fino allo Scalo, anni di lavori per la canalizzazione del torrente Celadi e del suo conseguente imbrigliamento, ma sono soprattutto gli anni in cui c’era fame di energia elettrica. Al 1925 risale una documentazione fotografica molto interessante che fa notare uno spaccato di imprenditoria alla ricerca di energia sfruttando la nostra più grande risorsa: l’acqua. Si tratta della centrale idroelettrica lungo il Trionto, il grande fiume che nasce dal cuore della Sila e che trova spazio nel grande letto della vallata dell’entroterra longobucchese, fino a sfociare nella porzione di mare Jonio che poi da qui prende il nome in Capo Trionto. Questo impianto (Sullacca) che prendeva il nome da alcune località che attraversava fu ingrandito successivamente all’acquisto da parte dei fratelli Smurra, dai signori Via di Longobucco. Fu proprio Tiberio Smurra conosciuto come “colui che portò la luce a Rossano”, che realizzò la vera e propria centrale idroelettrica ampliando quella di località Sullacca con quella di Castellaccio sul Trionto e di Puntadura, due salti di fondamentale importanza per una centrale che portò Rossano ad essere una delle prime cittadine ad avere il servizio elettrico. Dai documenti fotografici di quegli anni ‘20 è emozionante vedere come sulla storica banchina di Sant’Angelo, luogo di attracco di bastimenti e piccole imbarcazioni di antica memoria, il camion con la dicitura “servizio illuminazione”, diventava oggetto di attrazione per una piccola folla che attorniava il mezzo, come fosse unico punto di interesse. Una bella esperienza che viene dal passato che potrebbe essere un interessante esempio di archeologia industriale per un territorio, quello ionico, che ha sete di riconoscimenti oltre che di molte altre cose; ma questa è un’altra storia. Nei mesi scorsi nella cittadina di Bivongi è stata riconsegnata al pubblico, come reperto storico industriale, l’antica centrale idroelettrica che insieme a quella di Rossano fu una delle prime per il rifornimento del servizio elettrico, di un grosso territorio. In tempi di disastri ambientali pensare all’energia pulita e dai costi bassi come risorsa delle centrali idroelettriche rappresenterebbe davvero una marcia in più. E luce fu... come disse qualcuno.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.