Prove di dialogo tra Caputo e Promenzio. L’ex primo cittadino di Rossano in cerca di alleanze in vista delle prossime comunali ed il candidato in pectore della coalizione Civico Popolare si sono incontrati ieri sera, durante una riunione conciliata da Gioacchino Campolo, uno degli “uomini a l’Avana” del quartier generale di Forza Italia sullo Jonio. L’obiettivo dell’incontro era quello di trovare una quadra, magari un’alleanza, da proporre alle amministrative di Maggio. È probabile che le parti, però, non trovino nessuna quadra. Dal momento che, da un lato, Gino Promenzio - come dicevamo - è già in corsa per la sua candidatura e, dall’altro, Giuseppe Caputo vorrebbe proporre un evergreen: una propria candidatura di servizio. Candidatura quest’ultima che sarebbe vista di buon occhio anche dai vertici regionali, provinciali e, quindi, anche locali di Forza Italia. Occhiuto, Santelli e Gallo, infatti, potrebbero essere favorevoli a posizionare sulla scacchiera elettorale un “alfiere” di lungo corso come lo è Caputo, da contrapporre alla candidatura di Graziano, nemico dichiarato – così come è stato evidenziato pubblicamente negli ultimi giorni e mai smentito – dal gotha forzista cosentino.
Cosa faranno le Lampadine? A questo punto, però,
si porrebbe la questione delle “Lampadine”. Perché il candidato in pectore di quest’altra formazione politica, lanciata qualche mese fa da un gruppo di giovani dalle belle speranze ed oggi un po’ eclissatasi, aveva espresso – seppure non ufficialmente – la candidatura di Giuseppe Turano: uomo di riferimento di Gianluca Gallo e quindi della stessa Forza Italia. Cosa succederà ora? Perché una delle prerogative dei giovani “illuminati” era quella, proprio, di svecchiare la classe dirigente locale. Lega Salvini Intanto, gli esponenti della Lega Salvini nelle ultime ore hanno preso le distanze dall’ipotesi paventata di un accordo in coalizione convergente sul nome del già due volte sindaco di Rossano. Addirittura, per sgombrare ogni dubbio su tale ipotesi, stamattina si sono mobilitati persino i quadri regionali del partito del carroccio.
La Lega potrebbe concorrere da sola. Anche se i salviniani, oggi, non fanno mistero nemmeno di guardare con interesse all’idea di far parte di una coalizione costituente, basata su un accordo di programma, fuori dagli schieramenti ideologici. Coalizione costituente all’interno della quale i leghisti ritroverebbero sicuramente gli amici sovranisti e probabilmente anche buona parte di quella destra sociale, nazionale e liberale guidata da Fratelli d’Italia.