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Ponte di Celico: «La Sila non può essere tagliata fuori dalla mobilità quotidiana»

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È l’appello avanzato dai consiglieri comunali di Cosenza, Francesco Spadafora ed Enrico Morcavallo, componenti della commissione Anci Sicurezza e Legalità. Sono in corso i lavori di manutenzione, iniziati lo scorso 6 luglio, della strada statale 107 che prevedono interventi di adeguamento statico del Viadotto Cannavino, meglio noto come ponte di Celico. I lavori prevedono una durata di otto mesi. «Il manto stradale risulta essere in pessime condizioni, guard rail obsoleti e certamente troppo bassi per contenere eventuali incidenti, illuminazione scarsa o addirittura assente - affermano i consiglieri cosentini - insomma un vero percorso ad ostacoli. Arrivare nell’altopiano dove si respira l’aria più pulita d’Europa oggi è diventato ancora più difficoltoso». È necessario dunque che si faccia qualcosa perché la Sila «candidata a diventare patrimonio dell’Unesco non può essere tagliata fuori dalla mobilità quotidiana. Per arrivare in Sila - continuano Spadafora e Morcavallo - si rischia la vita». Il percorso alternativo - che sospende la circolazione dal km 41,300 al km 43,130 della statale 107 - per quanto suggestivo dal punto di vista paesaggistico, risulta essere pieno di insidie per gli automobilisti e anche per quanti continuano a percorrere quel tratto di strada in bike. Insomma, anche la vecchia strada per la Sila va messa in sicurezza. di Francesca Russo
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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