Borrelli critica il bando regionale "Un passo in più": «Il meccanismo del rimborso esclude i più deboli»
«Come può una famiglia già prostrata economicamente, avere la liquidità per anticipare migliaia di euro e poi sperare in un rimborso futuro? La verità è che questo contributo non è per chi ne ha bisogno, ma per chi è già in grado di finanziarsi da solo»
ALTOMONTE – Forte è la critica sollevata da Vincenzo Borrelli, già Consigliere Comunale di Altomonte, in merito all'Avviso Pubblico "Un Passo in Più" della Regione Calabria, destinato a sostenere le donne con patologia oncologica e i loro familiari. Borrelli denuncia che il meccanismo di erogazione, basato prevalentemente sul rimborso, rischia di escludere di fatto le fasce più deboli della popolazione.
«Plaudo all'intenzione, ma il bando è disumano nella sua applicazione» dichiara Borrelli. «Mi chiedo, e chiedo alla Regione: come può una famiglia già prostrata economicamente, costretta a sostenere spese ingenti per cure spesso fuori regione (Nord Italia), avere la liquidità per anticipare migliaia di euro e poi sperare in un rimborso futuro? La verità è che questo contributo non è per chi ne ha bisogno, ma per chi è già in grado di finanziarsi da solo».
Borrelli sottolinea come la modalità di rimborso prevista dall'Avviso ignori completamente la fragilità socio-economica delle famiglie coinvolte, trasformando un potenziale diritto in un ostacolo burocratico insormontabile. «Chiedere a chi lotta contro il cancro di diventare un perfetto contabile, gestendo alla perfezione ogni scontrino per mesi, mentre si affrontano le terapie, è inaccettabile» prosegue Borrelli. «Se non si interviene subito, questo bando rischia di essere un'operazione di "fumo negli occhi" e i fondi non arriveranno a chi soffre di più».
Vincenzo Borrelli chiede una correzione urgente e mirata delle modalità di erogazione, concentrandosi sulle soluzioni che eliminino l'onere dell'anticipo: Priorità Assoluta al Pagamento Diretto: «La Regione e l'Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) devono rendere prioritaria e semplice la modalità prevista al Punto 4.8.1 c dell'Avviso, ovvero l'Erogazione Diretta al Fornitore del Servizio. L'Ente deve pagare direttamente le spese (viaggi, alloggi, assistenza), alleggerendo il carico sulle famiglie». Umanità ed empatia: «È fondamentale che la politica adotti strumenti che siano realmente a misura di paziente, garantendo che l'aiuto sia immediato e accessibile a chi non ha riserve economiche».
«La Calabria non può permettersi di trasformare la speranza in un'illusione. Se non si elimina il vincolo del rimborso, si escludono le persone più fragili e si vanifica l'intero scopo del provvedimento» conclude Borrelli, sollecitando risposte immediate dagli uffici regionali.