Pietrapaola, da consiglieri di opposizione ad assessori. Ventura: «Ribaltamento del mandato popolare»
Il capogruppo della Lista Civica “Insieme per Crescere” spiega il sostegno esterno alla maggioranza: «Così si è evitato il commissariamento del Comune; mentre per la scelta di D’Andrea e Berardi sento il dovere di prendere le distanze in modo netto»

PIETRAPAOLA - Il consiglio comunale di Pietrapaola, tenutosi giovedì 14 luglio, ha segnato la fine della maggioranza uscita dalle urne e l’avvio di un nuovo corso amministrativo. La sindaca ha ricostruito una nuova squadra di governo con i tre consiglieri di opposizione.
A spiegare quanto accaduto è capogruppo della Lista Civica “Insieme per Crescere”, Giandomenico Ventura che scrive: «Pietrapaola sta attraversando un momento di profonda incertezza istituzionale e politica, che merita la massima chiarezza e un forte richiamo al senso di responsabilità. In qualità di capogruppo della Lista Civica “Insieme per Crescere”, sento il dovere di intervenire pubblicamente per evitare equivoci, alimentare la trasparenza e offrire alla cittadinanza un punto di riferimento in una fase tanto delicata quanto confusa».
«Nei giorni scorsi, quattro consiglieri di maggioranza – i signori Papparella, Leone, Parrotta e Porro – hanno comunicato la loro decisione di ritirare il sostegno all’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Labonia, dopo che la stessa li ha sfiduciati. Tale scelta ha generato una crisi politica profonda e improvvisa, le cui conseguenze rischiano di essere gravemente dannose per Pietrapaola, soprattutto alla vigilia della stagione estiva, periodo cruciale per l’economia e la vivibilità del nostro territorio».
«È proprio in questo contesto - aggiunge - che ho ritenuto doveroso, in spirito di amore e lealtà verso la mia comunità, proporre ai colleghi consiglieri di minoranza D’Andrea e Berardi un’azione responsabile e temporanea di sostegno esterno al Sindaco. Un gesto istituzionale, non di convenienza, motivato esclusivamente dalla volontà di evitare l’eventuale commissariamento del Comune nel pieno dell’estate. Un’ipotesi che avrebbe rappresentato un colpo durissimo per l’interesse collettivo».
Dopo aver spiegato le sue ragioni, prende le distanze da quanto accaduto nella notte: «La mia proposta si fondava su due principi chiave: responsabilità e coerenza. Un appoggio circoscritto nel tempo, fino al prossimo 21 settembre, volto a garantire la stabilità amministrativa necessaria per affrontare l’emergenza contingente, senza snaturare i ruoli definiti dal voto popolare. È dunque con profondo stupore e altrettanta delusione che apprendo la scelta, maturata nelle ore notturne di ieri, da parte del Sindaco Labonia di conferire due deleghe assessorili proprio ai consiglieri D’Andrea e Berardi, i quali hanno accettato formalmente l’ingresso in maggioranza».
«Una decisione che – al di là delle motivazioni, oggi per me oscure e difficili da comprendere – rappresenta un ribaltamento del mandato popolare. I cittadini avevano affidato loro il ruolo di opposizione, ed è a quel ruolo che, secondo logica democratica, dovevano attenersi. Nel rispetto delle istituzioni, formulo comunque un augurio di buon lavoro ai consiglieri D’Andrea e Berardi per questa nuova e inaspettata fase del loro percorso politico. Tuttavia, sento il dovere di prendere le distanze in modo netto e pubblico da una scelta che non condivido né nel metodo, né nel merito. La mia linea rimane coerente: sosterrò dall’esterno l’Amministrazione comunale fino al 21 settembre, nella sola ottica di tutelare il bene comune e garantire una gestione ordinata della stagione estiva».
«Dopo tale data, qualora non si dovessero registrare condizioni politiche chiare, trasparenti e realmente orientate al rilancio del nostro Comune e qualora dovessero maturare le giuste condizioni, non esiterò ad adoperarmi attivamente per aprire una nuova fase, che possa porre fine a questa esperienza amministrativa nel pieno rispetto della volontà popolare e con l’unico obiettivo di restituire a Pietrapaola la stabilità, la dignità e la visione che merita».