Cariati, Isola Ecologica verso la riapertura «ma il Capitolato resta un miraggio»
La denuncia della Lampare che non nascono le loro perplessità

CARIATI – Dopo anni di attese, proteste e silenzi istituzionali, l’Isola Ecologica di Cariati potrebbe finalmente riaprire i battenti il prossimo 31 luglio. A comunicarlo è il gruppo consiliare di minoranza LAMPARE, che però non nasconde dubbi e perplessità sull’effettiva funzionalità della struttura e sul rispetto del Capitolato d’Appalto, da tempo al centro delle denunce dell’opposizione.
Il lungo percorso verso la riattivazione dell’Isola è stato costellato – secondo quanto riferito dal gruppo consiliare – da ritardi, giustificazioni poco convincenti e una generale mancanza di trasparenza. Nonostante le rassicurazioni pubbliche, infatti, il Comune sarebbe stato sprovvisto per oltre un anno dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), documento imprescindibile per il funzionamento dell’impianto. Solo a maggio 2025 la Provincia di Cosenza ha concesso il nulla osta, con le dovute prescrizioni.
«Ora che l’AUA è stata rilasciata – dichiarano da LAMPARE – apprendiamo da fonti interne che l’Isola Ecologica dovrebbe aprire il 31 luglio. Usiamo il condizionale, perché con questa amministrazione è inevitabile».
La riapertura dell’Isola Ecologica non rappresenterebbe, secondo l’opposizione, un traguardo straordinario, ma solo l’adempimento di un obbligo previsto nel Piano Integrato dei Servizi di Igiene Urbana. LAMPARE auspica che, se davvero si apriranno i cancelli, la struttura sia dotata di tutte le attrezzature necessarie, con personale qualificato e certificato, come richiesto dal Capitolato.
«L’Isola Ecologica – sottolineano – non può essere utilizzata come magazzino o parcheggio per i mezzi dell’azienda appaltatrice. Il Capitolato parla chiaro: nessun mezzo deve sostare nell’area al di fuori dell’orario di apertura».
Oltre alla vicenda dell’Isola Ecologica, LAMPARE denuncia il mancato rispetto di numerosi punti del Capitolato d’Appalto, a oltre due anni dall’aggiudicazione del servizio.
Un segnale positivo arriva dalla recente nomina del Direttore Esecutivo del Contratto (DEC), figura che, secondo LAMPARE, potrà finalmente garantire il rispetto delle clausole contrattuali e vigilare sul corretto svolgimento del servizio. “Abbiamo chiesto più volte questa nomina – scrivono – e ora che c’è, ci auguriamo che il DEC ascolti le nostre osservazioni e faccia tutto quanto è nelle sue competenze”.
Il gruppo LAMPARE conclude con un messaggio diretto ai cittadini. Sostiene di conoscere i motivi per cui l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Minò, continua a gestire con ambiguità questo appalto. Tuttavia, stavolta – affermano – non saranno loro a parlarne pubblicamente. Spetterà ai cariatesi denunciare ciò che non funziona, in particolare a coloro che, anche se in buona fede, sono stati coinvolti nel sistema. Per LAMPARE, la verità prima o poi verrà a galla, perché le bugie hanno le gambe corte e chi le racconta non è un salvatore della patria ma solo un riferimento autoreferenziale.