Calopezzati, il Circolo di Fratelli d'Italia ringrazia chi non è andato a votare per il Referendum
«Ai 780 cittadini che hanno preferito non partecipare al voto va il nostro più sentito ringraziamento. La loro è stata una scelta chiara, netta, inequivocabile: un no silenzioso, ma potentissimo»

CALOPEZZATI - «Calopezzati ha parlato. Forte, chiaro, consapevole. E il messaggio che arriva da questo piccolo, ma fiero paese, è un segnale di maturità politica che scuote e illumina il panorama nazionale».
Il Circolo di Fratelli d'Italia "Giuseppe Tatarella" esprime «sincero rispetto per i 224 cittadini che hanno scelto di votare al referendum dell'8 e 9 giugno. Non condividiamo la loro posizione, ma ne rispettiamo profondamente la libertà di scelta. È questa la democrazia che difendiamo, ogni giorno, con coraggio e coerenza. Ma è ai 780 cittadini che hanno preferito non partecipare al voto che va il nostro più sentito ringraziamento. La loro è stata una scelta chiara, netta, inequivocabile: un NO silenzioso, ma potentissimo. A Calopezzati, il 78% degli aventi diritto ha disertato le urne, superando addirittura il già eloquente dato regionale e nazionale. È la conferma che il nostro popolo sa distinguere la propaganda dagli interessi reali del Paese».
«La verità è sotto gli occhi di tutti: dietro il quesito sulla cittadinanza non c'era alcuna sincera volontà d'integrazione, ma solo l'urgenza disperata del centrosinistra di ottenere nuovi voti. Il tentativo era quello di regalare la cittadinanza a milioni di potenziali elettori per inseguire un potere perduto, dimenticando valori, coerenza e logica democratica».
«Sui temi del lavoro, il rifiuto è stato altrettanto deciso: reintrodurre l'art. 18, restaurare misure dannose per le imprese e frenare lo sviluppo è un ritorno al passato che gli italiani – e i calopezzatesi in primis – non vogliono. Il nostro popolo non si fa incantare dalle accozzaglie politiche di chi ieri ha smantellato e oggi vuole ripristinare, dalle alleanze improbabili tra leader sconfitti e in cerca di rivincita».
«Questo referendum è stato una maschera caduta. E Calopezzati, con dignità, orgoglio e grande lucidità, ha contribuito a smascherare il grande inganno. Oggi festeggiamo una vittoria che non è solo numerica, ma morale, culturale, nazionale. Siamo fieri di rappresentare un'Italia che non si piega, che riflette, che sceglie. L'8 e il 9 giugno si è scritta una delle pagine più belle della nostra storia recente. E Calopezzati c'era. In prima fila. Con la testa alta e la schiena dritta».