«Non è l'opposizione, la Giunta Minò si sabota da sola»
L'Alternativa C'è di Cariati risponde all'accusa di «essere d'ostacolo ai lavori pubblici promossi dall'Esecutivo Minò». «Continuano con arroganza e presunzione a calpestare le leggi»
CARIATI - «Non abbiamo nessuna necessità di difenderci dall'accusa di essere da ostacolo ai lavori pubblici promossi dall'Esecutivo Minò. Perché il bello di essere all'opposizione di questa Amministrazione Comunale è che i suoi membri, dal Sindaco fino all'ultimo dei consiglieri comunali, hanno l'abilità straordinaria (forse unica competenza riconoscibile) di auto-sabotarsi con le proprie mani. Primo Cittadino, assessori e consiglieri comunali non sanno proprio di che parlano». Così in una nota i membri del gruppo consiliare di opposizione L'Alternativa C'è di Cariati.
«Pensavamo di averle sentite e viste tutte - dichiarano più avanti - ma questa ha superato ogni immaginazione. Il progetto del rifacimento dei marciapiedi dalla zona Fischia alla Villetta comunale in prossimità delle poste, alla marina è tutto un programma. Il nome degli interventi è rimasto lo stesso, ma il progetto approvato dalla Giunta Minò è tutt'altro. Con quei fondi derivanti da un mutuo accesso con la Cassa Depositi e Prestiti nel 2011 (successivamente sbloccato dal Sindaco Filomena Greco) si vorrebbe realizzare un progetto diverso diametralmente opposto a quello originario che va dalla Fischia verso il porto. Ma non si può! Quelle risorse – continua L'Alternativa C'è – non possono essere utilizzate a proprio piacimento, ma in caso di destinazione differente da quella originaria (marciapiedi dalla zona Fischia alla Villetta comunale) devono andare all'Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL), che si sta occupando del dissesto».
«Le cose sono due: o si è ignoranti sulle procedure più basilari o si mente sapendo di mentire. Minò e i suoi assessori si sono dimostrati finora capaci solo di fare foto vicino ai cantieri che, visto che ad oggi questo Esecutivo non ha recuperato un solo euro di finanziamenti, sono da attribuire alla precedente amministrazione comunale. Si vuole gettare fumo negli occhi dei cittadini».
«Il risultato? In barba ad ogni prescrizione ed in assenza di autorizzazione dell'Anas a procedere con i lavori sono stati tagliati alberi lasciando l'area spoglia, come era stato fatto già per il centro storico con i marciapiedi raso terra utilizzati però come parcheggi. Insomma - concludono - se questi lavori sono stati bloccati, la responsabilità è ancora una volta di Minò e del suo assessore ai lavori pubblici Cicciù, che con arroganza e presunzione a calpestare le leggi».