Cara Elly, ti scrivo... in Calabria serve un rinnovamento urgente
Quindici grandi sottoscrittori di sinistra scrivono alla segretaria nazionale del Partito Democratico per consegnarle un'analisi impietosa delle ultime Europee e lanciare un grido d'aiuto
CORIGLIANO-ROSSANO - Cara Elly, ti scrivo… Se è vero che alla fine tutte queste comunicazioni arrivano a destinazione, da qualche settimana la scrivania della segretaria nazionale del Partito Democratico dovrebbe essere inondata di lettere, molte al vetriolo e cariche di veleni, di esponenti più o meno rilevanti del panorama dem calabrese. Ce ne sono di tutti i colori e ognuna riporta una stilettata a questo o quel compagno (non ce ne sono più) di partito. L’ultima in ordine di tempo, però, porta con sé un concetto di appartenenza molto particolare. Porta la firma di 15 grandi sottoscrittori (Elio Bozzo, Palmira Cavallo, Gianfranco De Franco, Sergio De Simone, Cosimo Esposito, Giuseppe Grano, Nuccia Grispo, Domenico Lo Polito, Francesco Meringolo, Cataldo Perri, Giuseppe Pirillo, Tonino Santoro, Pina Silvestri, Emilio Viaforra), tutti appartenenti ad un mondo che non è quello pop-centrista quasi liberale verso cui oggi sembri virare l’opzione democratica. È una lettera - se si può dire così – della vecchia guardia, quella che porta ancora nella sua pancia i valori gramsciani e che sono tutti (o quasi) figli di Berlinguer.
Scrivono a Elly Schlein per fare un punto – impietoso – sulle ultime elezioni Europee che dalle urne calabresi hanno restituito un partito ingessato, piegato che continua a soccombere per le sue nocive faide interne e a causa di una litigiosità quasi mai apparente che probabilmente è arrivata ad un punto di non ritorno.
Cara Segretaria Elly Schlein,
ti scriviamo sull'onda dell'entusiasmo per i risultati elettorali ottenuti dal PD in Italia e, soprattutto, nel Mezzogiorno.
Un vento nuovo spira non solo in Italia ma anche in Europa. I risultati elettorali inglesi e francesi stanno lì a testimoniarlo.
Un argine è stato posto all’estrema destra e al populismo che, con arroganza e protervia, minaccia la stessa tenuta politica e democratica dell'Unione Europea.
Se, da una parte, e’ forte, in questo momento l'entusiasmo e la passione politica che, anche qui in Calabria viviamo e se ciò ci sprona ad un impegno militante, per bloccare le destre e costruire le condizioni per un'alternativa democratica e di Sinistra, questo entusiasmo e questa passione vengono, però, smorzati dai risultati fortemente negativi conseguiti in Calabria e nella nostra provincia di Cosenza.
La Calabria è l'unica Regione dove il PD, nella circoscrizione Meridionale (24,32%), arretra rispetto alle precedenti europee (europee 2024 15,88%, 2019 18,25%, -2,37%). Nella provincia di Cosenza ottiene, purtroppo, uno dei peggiori risultati in assoluto (2024 14,21%, 2019 17,44%, -3,23%).
Questi risultati appalesano la crisi profonda che da anni vive il PD in Calabria. Di recente, due sconfitte consecutive in meno di due anni alle regionali e la pesante sconfitta alle elezioni politiche del 2022, che ha ridotto la nostra rappresentanza parlamentare ai minimi storici: 1 senatore e 1 deputato. A questi dati si aggiunge il disastroso risultato alle elezioni europee. Senza dimenticare che alle elezioni provinciali, per la designazione del Presidente, elezioni di secondo grado, il gruppo dirigente della federazione è riuscito, a causa degli scontri interni fra i gruppi, e nonostante le amministrazioni governate dal Centro Sinistra fossero il 60% dei 155 comuni che la compongono, a consegnare la guida della Provincia al Centro Destra, dopo cinquant'anni di incontrastato governo delle Sinistre e del Centro Sinistra.
Nella provincia di Cosenza, alle ultime elezioni amministrative, il simbolo del partito era presente solo a Corigliano -Rossano, dove il PD ha raggiunto il 3,6 % e alle europee il 9,3%.
Dal punto di vista organizzativo, le cose vanno ancora peggio: Circoli che rinascono e si chiudono solo in funzione dei congressi; impossibilità di accesso alle informazioni sull'anagrafe degli iscritti; mancanza di contezza di quanti siano i circoli e gli iscritti nella nostra provincia.
A fronte di tutto ciò, non si avverte nessun intento volto ad analizzare questi risultati negativi e ad aprire una riflessione politica appropriata, per ricercare le cause e invertire questa tendenza perdurante. Non ci sono segni, al riguardo né a livello regionale e di federazioni né a livello territoriale.
Le uniche iniziative avviate sono dalla federazione di Cosenza, quella della Commissione di Garanzia Provinciale, per espellere iscritti ed eletti. Ovviamente non si intende negare, al riguardo, la necessità di far valere le regole statutarie. Ma evidenziarla come misura utile a confondere, volutamente, le gravi responsabilità di assenza di direzione politica; nell' ultima Direzione regionale, pare che non si sia realizzato di meglio che scaricare sui territori le gravi responsabilità di vuoto di direzione politica nell'intera regione.
Si è fatto, poi, riferimento alla necessità, importante, di avviare "Un'estate militante" in Calabria, sorvolando sul fatto che nei territori c'è il vuoto organizzativo.
Viene da ricordare la tua dichiarazione opportuna, cara Segretaria, espressa pubblicamente in Sardegna, durante la campagna congressuale, sulla necessità di un intervento forte in regioni come la Calabria e la Campania che qui ancora, purtroppo, assente.
La Calabria ha bisogno di visione e di un lavoro politico continuativo e di valore, per dotarsi di un impianto politico e culturale efficace e far valere la necessità di mettere in campo profilo di gruppi dirigenti disinteressati, competenti e apprezzabili. Tutte necessità organiche alle condizioni difficili e ai doverosi propositi di avanzamento del Mezzogiorno. A partire dagli sforzi, da attivare, di apertura alla società, alle sue intelligenze e competenze che operano nei vari ambiti, per ottenerne conoscenza e adesioni. Azioni che diventino, nell' insieme, l'asse strategico dell'agire politico del Partito.
Cara Elly, più che opportuno, è necessario che tra i tuoi gravosi impegni, tu possa dedicare un’attenzione particolare al PD in Calabria. Un' attenzione finalmente schietta, per suscitare qui l'avvio di una fase nuova! Certo sappiamo bene che, bisogna agire qui, nella nostra realtà, responsabilmente e con autonomia di pensiero, passione politica e militanza.
Per affermare all'interno del partito, e far percepire all'opinione pubblica, la determinazione verso la costruzione in Calabria del nuovo PD, è fondamentale l'apporto urgente e deciso del PD nazionale, che, insieme al pensiero e all’azione innovativa locale, che molti iscritti e simpatizzanti del PD, intendono con te portare avanti, azioni necessarie per superare asfissia, vizi e limiti esistenti, da molto tempo, non più sopportabili.
Insomma, una lettera di lamento (l’ennesima) che questa volta però diventa anche un grido di aiuto e un atto di accusa contemporaneamente. I 15 grandi sottoscrittori si appellano alla segretaria nazionale affinché prenda seriamente in considerazione le problematiche locali e intervenga per avviare un processo di rinnovamento. La critica è articolata - e non è una novità in area democrat – ma è anche supportata da dati e esempi concreti rendendo chiara l'urgenza di affrontare e risolvere le criticità esposte. Se non ora – avrebbe detto Matteo Renzi – quando?