Ancora tensioni nel PD, Madeo e Candreva ribattono a Scorza: «Lezioni di democrazia da nessuno»
Non si alleggerisce la morsa della polemica nella segreteria di Corigliano-Rossano; di questo passo, però, i democrat rischiano di autodecimarsi
CORIGLIANO-ROSSANO – Ancora tensione nel Partito Democratico a Corigliano-Rossano. Il segretario cittadino Francesco Madeo e il capogruppo PD in Consiglio comunale, Giuseppe Candreva, hanno rilasciato un articolato comunicato stampa per esprimere malcontento e disappunto verso le ultime dichiarazioni di Alessandra Scorza, tesserata PD, componente dell’Assemblea regionale del Partito e già candidata alle ultime amministrative di giugno in area Stasi. «Non accettiamo lezioni di democrazia da nessuno» tuonano i due dirigenti locali del partito che si cimentano, poi, in nell’ennesima analisi post-voto.
Nel comunicato, Madeo e Candreva non risparmiano critiche, accusando Scorza di non aver mai partecipato attivamente alle iniziative del Partito Democratico locale, né di aver messo piede nel circolo di Corigliano Rossano negli ultimi due anni. «Forse avrà frequentato l’Assemblea Regionale, non la Direzione Regionale di cui, fra l'altro, non fa parte, ma ne dubitiamo» sottolineano in modo caustico i due rappresentanti democrat.
La lunghezza e precisione delle critiche riflettono un risentimento che, però, sembrerebbe andare oltre la politica. Segretario e capogruppo dem, infatti, hanno accusato la Scorza di alimentare polemiche sterili. Non solo la citano come l’esempio di quella mancanza di responsabilità e senso di appartenenza che avrebbe pervaso il partito proprio in occasione delle ultime amministrative. «Rivestire il ruolo di componente il Direttivo di Circolo – sottolineano Madeo e Candreva - comporta dei diritti e dei doveri e un forte senso di responsabilità e appartenenza nei confronti del Partito e della sua comunità». Elementi che non ci sono stati e che proprio nei giorni scorsi avevo spinto il segretario cittadino a scomodare la Commissione di garanzia del partito con l’obiettivo di silurare tutti quelli che pur rimanendo nell’area del centro sinistra non si erano candidati con il Partito Democratico. Una posizione, questa, che proprio la Scorza aveva definito discriminatoria ponendosi la domanda sul perché la Commissione di garanzia si sarebbe dovuta solo occupare di chi, pur rimanendo nel centro sinistra, non si era candidato con il PD escludendo, poi, tutti coloro che con una tessera del partito in tasca hanno fatto platealmente campagna elettorale per la coalizione del centro destra.
Ed è stata proprio Alessandra Scorza, candidata con una lista civica per Stasi, a finire oggi sulla graticola di Madeo e Candreva, che ritengono che tale decisione abbia contribuito negativamente ai risultati elettorali del partito. «Non è accettabile – scrivono - che, dopo aver contribuito a un risultato elettorale insufficiente del Partito, ci faccia pure l’analisi del voto e ci dia lezioni di democrazia».
La nota si conclude, poi, con un invito alla dottoressa Scorza ad «avere un po’ più di pudore» e a considerare le conseguenze delle sue azioni. Madeo e Candreva ribadiscono il loro impegno a proseguire il percorso tracciato, lavorando in linea con le richieste della segretaria Elly Schlein, come la raccolta firme per l’abrogazione dell’autonomia differenziata, la legge sul salario minimo e il potenziamento della sanità pubblica.