Coalizione Straface: «L'anomalia dei candidati di Stasi nella stanza dei bottoni»
La denuncia da parte del fronte a fianco della consigliera regionale: «Continuano a gestire la cosa pubblica ad un mese delle elezioni»
CORIGLIANO-ROSSANO - «La longa manus di Flavio Stasi raggiunge luoghi impensabili". Non usa giri di parole la coalizione a sostegno di Pasqualina Straface come sindaco di Corigliano-Rossano. "Tra debiti, festicciole, incarichicchi a compari, amici e amici degli amici, se ne guarda bene dal far rispettare le regole a proposito di candidati al posto sbagliato, nel tempo sbagliato»
Il fronte che parteciperà alle prossime amministrative chiarisce: «Parliamo di due fidatissimi e scodinzolanti collaboratori: Alfonso Arcovio, assunto nello staff del sindaco negli ultimi cinque anni e Tonino Uva, entrambi candidati rispettivamente in Corigliano Rossano Pulita e Uniti per Stasi sindaco. Su Arcovio, il mastino tibetano di Stasi, in teoria non ci sarebbe nulla da dire perché pare si sia dimesso dal suo incarico come prescrive la legge. Nella sostanza invece continua a frequentare gli stabili comunali come se nulla fosse, come sempre oltrepassando le sue mansioni. In buona sostanza continua a dare ordini ai dipendenti comunali, cosa che non può fare assolutamente. Tonino Uva, sempre buono per ogni stagione, da Caputo a Antoniotti, da Filareto a Mascaro è in pensione da alcuni mesi. Dopo qualche settimana dal suo commiato ha ripreso a frequentare il Comune di Corigliano-Rossano non più da dipendente ma da consulente, referente del progetto Decoro in virtù di una delibera di Giunta. Praticamente continua a curare la manutenzione ordinaria e i piccoli interventi in tutta la città. Continua a fare quello che faceva, insiste nei contatti diretti con i dipendenti, coi fornitori, coi cittadini che ritengono un favore ogni lavoretto fatto vicino alle loro abitazioni con annesse promesse per interventi futuri, forse in cambio della crocetta giusta sulla scheda elettorale».
Infine, l'ultima sferzara: «Dulcis in fundo gli assessori Salimbeni, Alboresi, Viteritti e Novello, tutti ricandidati, dovrebbero solo garantire la partecipazione alla giunta per atti indifferibili e urgenti, e evitare la frequentazione con gli uffici per la gestione sia ordinaria che straordinaria per una questione morale e etica. Viceversa frequentano le stanze dei bottoni predisponendo e disponendo. Ci auguriamo che anche su questo Procura e Prefettura vigilino attentamente».