Rapani (FdI): «Sinergia istituzionale per la legalità e il sostegno ai pescatori»
«L'obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole in cui i pescatori possano svolgere la propria attività in modo trasparente e sostenibile»
CORIGLIANO-RPOSSANO - Il Senatore Ernesto Rapani ha recentemente fatto fronte alla questione della pesca illegale sulla Costa Jonica, mettendo in luce «l'efficace collaborazione tra le istituzioni e l'importanza di una filiera istituzionale funzionante».
«Rapani - riporta la nota - ha ribadito il suo impegno nella lotta all'illegalità, particolarmente rilevante nel settore della pesca, dove spesso i pescatori si trovano costretti a operare al di fuori dei confini legali per garantire il sostentamento delle loro famiglie. In risposta a questa problematica, il Senatore ha sollecitato un intervento congiunto delle autorità regionali e nazionali. Attraverso una stretta collaborazione con l'Assessorato all'Agricoltura della Regione Calabria e il coinvolgimento del consigliere regionale Pasqualina Straface, è stato avviato un processo volto a ottenere un decreto ministeriale che consenta la pesca controllata del bianchetto sulla Costa Jonica. Tale iniziativa non solo garantisce la legalità dell'attività di pesca, ma contribuisce anche a proteggere le risorse ittiche locali e a sostenere l'economia della regione».
«Il Senatore - si legge ancora - ha evidenziato il duro lavoro svolto dai pescatori locali e ha sottolineato l'importanza di fornire loro la possibilità di operare nella legalità, senza dover ricorrere a pratiche illegali per sopravvivere. L'obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole in cui i pescatori possano svolgere la propria attività in modo trasparente e sostenibile. Rapani ha espresso fiducia nel successo di questa iniziativa e ha assicurato che continuerà a lavorare instancabilmente per garantire il suo completo sviluppo. La collaborazione tra le istituzioni, insieme all'impegno dei pescatori stessi, rappresenta una potente forza per la promozione della legalità e il sostegno alle comunità locali lungo la Costa Jonica».