Oltre il mare c'è la questione porto: la visita di Musumeci riapre la grande vertenza BH - VIDEO GALLERY
Agostinelli dice che «serve il permesso a costruire del Comune» e Rapani incalza: «Da li dopo un mese inizieranno i lavori». Ma Stasi chiede il Piano Regolatore portuale mentre la Straface propone il Forum Euromediterraneo della Blue Economy
CORIGLIANO-ROSSANO – Quello di oggi al Porto di Corigliano-Rossano non è stato solo il momento per fare il punto attorno alle nuove strategie che il Governo Meloni ha avviato per la valorizzazione dal mare e della sua economia. Qui, nel territorio della Sibaritide, proprio attorno al mare e in particolare attorno alla grande darsena jonica ruotano progetti ed interessi strategici rilevanti, storici, paradossali che potrebbero invertire la tendenza dello sviluppo dell’intera Calabria del nord-est. Un tema caldo, quello del porto, che rimane al centro degli interessi di tutta la politica, locale, regionale e nazionale e che ha rappresentato proprio il “casus belli” che ha spostato gli interessi del governatore Occhiuto sulla campagna elettorale per le Amministrative di Corigliano-Rossano.
I pareri restano divergenti e contrapposti, la visione – invece – è unica: fare di questa infrastruttura il punto di contatto attorno al quale innescare la crescita della città e del territorio. «Sul porto – ha detto il Presidente dell’Autorità del sistema portuale del Tirreno meridionale e dello Jonio, l’ammiraglio Andrea Agostinelli – si sta innescando un processo storico che vedrà al centro il settore della pesca, il diportismo e svilupperà anche l’industria di banchina che, ne sono certo, ci darà grandi soddisfazioni»
Vicenda BH: «Qui tutto ok, Si attende permesso a costruire del Comune»
Su tutti, ovviamente, c’è la grande vertenza Baker Hughes che è pronta ad investire all’interno della darsena circa 60 milioni di euro e a portare sul territorio quasi 200 posti di lavoro. «È stato rilasciato un atto di sottomissione – ricorda Agostinelli - che li autorizza intanto a occupare le aree del porto». Fino a questo punto, svela ancora l’ammiraglio, si sono svolti tutti i sopralluoghi del caso ed è arrivato anche il nulla osta da parte dell'autorità doganale. «A breve – dice - procederemo al rilancio della concessione demaniale Marittima. I tempi – sottolinea il presidente dell’Autorità portuale - sono molto rapidi; certo ora tutto dipenderà da quando il comune di Corigliano-Rossano rilascerà il permesso a costruire». Agostinelli ha colto anche l'occasione per «tranquillizzare la marineria da pesca». «Abbiamo appena giudicato i lavori per il rifacimento complessivo di tutti i loro ormeggi – ha annunciato Agostinelli - per 960 mila euro di lavori in 104 giorni».
Rapani: «Con permesso a costruire in un mese partono lavori»
A fare da eco alle parole di Agostinelli anche il senatore Ernesto Rapani. «Il mare è una risorsa che purtroppo non viene utilizzata. Non è un caso se il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inteso istituire proprio il Ministero del mare e oggi saremo qui al porto di Corigliano-Rossano con il Ministro delle politiche del mare Musumeci, proprio per parlare del mare, del porto e del suo potenziale». Porto che, da queste parti e da qualche tempo, fa rima con industria. «Baker Hughes non appena avrà il permesso a costruire nell’arco di un mese darà inizio ai lavori e nell'arco di un anno inizierà la produzione. Quindi – ha chiosato Rapani - questo lascia ben sperare».
Stasi frena: «Serve prima il Piano regolatore portuale»
E chi deve rilasciare il permesso a costruire? Lo ricordava Agostinelli: il Comune. Ovviamente. E a riguardo ha parlato anche il sindaco Flavio Stasi facendo una lunga e sottile premessa sull’assenza di un Piano Regolatore Portuale che, a conti fatti, non consente a nessuno di rilasciare alcun tipo di permesso. «Qualsiasi progetto – ha detto il primo cittadino - troverà sempre dei problemi senza una pianificazione. L'autorità di sistema – ha aggiunto - sembra che abbia avviato la concertazione per lo sviluppo del piano strutturale portuale e quindi del piano regolatore del Porto. Speriamo – ha dichiarato Stasi - che dopo 30 anni ci sarà anche questo strumento; sulla base di quello tutto quanto può avere una direzione». Quindi nessuna autorizzazione a costruire prima del piano regolatore? «Noi sindaci siamo costretti a leggere le carte e credo che in questo momento il vero problema non sia il rilascio dell’autorizzazione da parte del Comune. La questione è capire sulla base di quale conferenza dei servizi è stata rilasciata l'autorizzazione unica che in ogni caso andrebbe in variante e supererebbe anche i vincoli comunali».
La marcia in avanti di Pasqualina Straface: «Candidiamo Corigliano-Rossano a ospitare il Forum Euromediterraneo della Blue Economy»
Alla convention di Assonautica al Porto è intervenuta anche la Consigliera regionale e candidata a sindaco di Corigliano-Rossano, Pasqualina Straface. «Nella nostra visione di governo – ha detto - Corigliano-Rossano, terza città della Calabria dovrà conquistare, difendere e far valere tutta la sua autorevolezza istituzionale ma anche la sua capacità progettuale rispetto a tutte le grandi questioni aperte ereditate che la dovranno vedere comunque attore protagonista. Tra queste, sarà prioritario il rilancio strategico ed eco-sostenibile del Porto, tra le infrastrutture più grandi della regione e del Sud e della storica ed importante marineria di Schiavonea, tra le storiche e più grandi del Mezzogiorno». «Per accompagnare questo percorso di riposizionamento e di nuova reputazione della nostra Città che è anche una Città di mare – ha poi annunciato Pasqualina Straface - ci impegneremo a far istituire una facoltà universitaria di scienze nautiche». E poi la pasionaria di Forza Italia, cogliendo l’occasione straordinaria della presenza del Ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci, ha lanciato la proposta di candidare Corigliano-Rossano come «sede di un Forum Euromediterraneo della Blue Economy e delle marinerie storiche», idea accolta con entusiasmo dal Ministro che ha suggerito di farla diventare un appuntamento permanente.