Co-Ro Pulita, Piano e Regolamento del Verde: avviato percorso nelle commissioni Ambiente e Urbanistica
«In questi anni l'amministrazione Stasi ha portato ad un importante censimento del verde pubblico finalizzato ad avere contezza del patrimonio arboreo. In un orizzonte temporale medio-lungo, la città diventerà più accogliente, moderna e vivibile»
CORIGLIANO-ROSSANO - È stato discusso congiuntamente dalle Commissioni Ambiente ed Urbanistica, presiedute dai Consiglieri Liliana Zangaro e Salvatore Tavernise, il punto sulla L.R. 7/2024 in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano. Un confronto scaturito dalla redazione del nuovo testo normativo e stimolato dal circolo locale di Legambiente. In questi anni il lavoro dell'amministrazione Stasi ha portato ad un importante censimento del verde pubblico finalizzato ad avere contezza del patrimonio arboreo.
È quanto dichiara in una nota stampa il Movimento Corigliano-Rossano Pulita, che continua: «Nello stesso tempo ci si è concentrati sulla stabilità e sistematicità del servizio di manutenzione del verde con stanziamenti che su area Corigliano erano inesistenti. Con il contributo delle Associazioni si sono trasformati spazi abbandonati in aree verdi come in via G. De Gasperi o via A. Vespucci. Nel servizio di igiene urbana, ricomprensivo della pulizia spiagge estesa alla Pineta di Thurio, la proposta migliorativa ha portato alla messa a dimora di 25 piante l'anno lungo l'arenile».
«Ed ancora altro importante risultato il finanziamento di oltre 500.00O euro PNRR ottenuto, inerente i cambiamenti climatici, per il progetto bosco urbano al Traforo e al rione S. Domenico del centro storico di Corigliano. Varie azioni di riqualificazione, cura, gestione e progettazione del verde che intendiamo sempre più rafforzare ed è per questo che nelle commissioni sono stati recepiti con tempestività i contenuti della L.R. nella direzione di tutelare il capitale naturale cittadino dotandosi per il futuro di un regolamento ed un piano del verde urbano. Il primo dovrà contenere prescrizioni specifiche e indicazioni tecniche minime, obbligatorie e vincolanti, nella gestione del verde preesistente e progettazione del nuovo. Il secondo invece, è una sorta di piano regolatore, volto a definire l'assetto futuro delle infrastrutture verdi della città, con la previsione degli interventi di sviluppo e di valorizzazione del verde urbano e periurbano».
«Si ricorrerà eventualmente - riporta in conclusione la nota - anche ad attività altamente specialistiche per costruire la cornice regolamentare e di pianificazione entro la quale, in un orizzonte temporale medio-lungo, la città diventerà sempre più accogliente, moderna e vivibile consapevoli dei numerosi benefici ambientali ed estetici che derivano da una corretta gestione del verde».