Oggi il Partito Democratico dovrebbe chiudere su Stasi ma i suoi dissidenti affilano le armi
Resta in piedi l’opzione di una coalizione civica, popolare e democratica alternativa al primo cittadino. Promenzio in campo? Forse. Intanto si rivedono i giovani. Dal M5S parte l’attacco a Salimbeni «Giovane Anziano»
CORIGLIANO-ROSSANO – Continua a rimanere viva l’opzione di una coalizione democratica, alternativa a Stasi, al centro (qualora la candidatura di Salimbeni dovesse confermarsi) e al centro destra, in vista delle Elezioni Amministrative di Corigliano-Rossano. I dissidenti di quel Partito Democratico che proprio oggi dovrebbe chiudere ufficialmente un accordo politico (si vedrà se anche sul simbolo) sulla ricandidatura del primo cittadino, non se ne staranno con le mani in mano. Probabile uno schieramento di forze volto a creare un’alternativa ma, principalmente, a sottrarre voti all’area progressista di sinistra.
Nei giorni scorsi abbiamo scritto di un coagulo di forze attorno a Gino Promenzio che proprio nel 2019 si mise a capo di quella coalizione a trazione democratica, civica e popolare sulla quale confluirono oltre 12mila preferenze con un importante consenso riscosso nell’area coriglianese. Un’esperienza che il noto ortopedico pediatrico oggi potrebbe ripetere in prima persona o – e questa è notizia delle ultime ore – sostenendo la candidatura di un volto nuovo. Ovviamente per avere possibilità di successo questa operazione dovrà provocare il cosiddetto “effetto Wow!”: una sorpresa, una personalità importante, apprezzata nel contesto civico e che, ovviamente, abbia una storia radicata a sinistra. Chi potrebbe essere? Di nomi spendibili ce ne sarebbero tanti, sia sul fronte rossanese che su quello coriglianese. È da vedere, però, se questa operazione politica andrà prima in porto.
Intanto, ieri Pasqualina Straface ha ufficializzato la sua candidatura come rappresentante unica del Centro Destra e anche di un pezzettino di quell’area popolare che guarda a sinistra, considerando che del cosiddetto “cartello” farà parte Italia Viva con il mentore Candiano e l’ex sindaco Mascaro che dovrebbe scendere in campo guidando una propria lista a sostegno della pasionaria di Forza Italia.
Si attende di conoscere, ora, le decisioni di Azione. Cosa faranno i calendiani di Corigliano-Rossano, guidati a Corigliano-Rossano dal commissario Giuseppe Graziano che in Consiglio regionale è parte integrante e inossidabile della maggioranza di centro destra a trazione Occhiuto? Sono giorni di attesa. Il centro destra coriglianorossanese li vorrebbe ovviamente con sé non fosse altro per il potenziale elettorale che quelli di Azione esprimono (ricordiamo, sono la forza che in Consiglio comunale conta ben 5 rappresentanti civici). La scelta sarà principalmente di Mattia Salimbeni, il giovane candidato sindaco della coalizione civica moderata sostenuta proprio dal partito di Calenda. Farà un passo indietro?
Si rivedono i giovani: questa è una buona notizia
E a proposito di giovani. Si inasprisce una polemica inaspettata ma comunque bella perché porta nel campo della campagna elettorale proprio le nuove generazioni. E questa non può che essere una bella notizia. Stamani è giunta in redazione una nota di Giuseppe Sciarrotta, giovane attivista del Movimento 5 Stelle. Che mette nel mirino della polemica proprio il «Giovane Anziano» Salimbeni. «L'altro ieri – scrive Sciarrotta - il senatore Rapani ha affermato pubblicamente che tra il centrodestra e Azione esiste già un accordo elettorale. Ciò implica, quindi, che se Azione dovesse giungere ad un eventuale ballottaggio, questo verrà sostenuto dal centrodestra e viceversa ed è chiaro che si parla di pura strategia e di elettorato spacchettato».
Da qui il punto di domanda di un giovane (Sciarrotta) ad un altro giovane (Salimbeni): «Quale sarebbe l'elemento innovativo del candidato Salimbeni? Cosa c'è di nuovo in un ragazzo che si presta ai giochi di potere del suo nuovo mentore Graziano, lo stesso che lo ha soggiogato al centrodestra? Destra dalla quale proviene, ma con una breve parentesi a sinistra, sempre con i voti di destra, per poi passare al centro, ma che sarà comunque un consigliere del centrodestra. Sembra quasi una filastrocca. Quale sarebbe l'alternativa? Cosa dirà alle persone per far votare Salimbeni?» Domande che chiedono una risposta. Se Salimbeni farà parte o meno, direttamente, della partita elettorale dei sindaci ancora non lo sappiamo, considerate le recenti mutazioni degli assetti politici, anche se sembra essere abbastanza motivato ad andare avanti.