La calabrese Urso (ItaliaViva) alla dodicesima "Leopolda" di Firenze
L’esponente jonica ha fatto parte dei tavoli tematici “Agricoltura” e “Sanità” e ha interessato gli onorevoli Maria Elena Boschi e Dafne Musolino sulla questione relativa al viadotto “Ortiano”
CROSIA – Valido contributo politico di Caterina Urso, recentemente nominata nell’assemblea regionale calabrese di ItaliaViva, che, nei giorni scorsi, ha partecipato attivamente alla dodicesima edizione della “Leopolda”, il convegno politico lanciato, nel 2010 da Matteo Renzi, che ha luogo annualmente presso l’omonima stazione ferroviaria ottocentesca di Firenze.
«Dal 2019 la Leopolda è diventata il convegno ufficiale di ItaliaViva, questa volta esteso a esponenti politici europei – ha spiegato l’avvocato Urso – che hanno offerto un confronto politico esteso sui valori dell’Unione europea. Durante il primo giorno – ha sottolineato la Urso - si è tenuta la convention del Partito democratico europeo. Presenti, fra gli altri, il ministro francese per gli Affari europei, Jean-Noël Barrot e il Presidente dei Democratici europei, François Bayrou, i quali, oltre a interfacciarsi con Matteo Renzi e gli altri referenti del partito, hanno lanciato l’appello all’unione dei centristi italiani, per arrivare pronti a vincere le elezioni europee, allo scopo di tutelare i diritti umani, di libertà e di solidarietà».
Appena giunta alla Leopolda l’avvocato Urso, ha interessato gli onorevoli Maria Elena Boschi e Dafne Musolino sulla questione relativa al viadotto “Ortiano”, situato lungo la Strada statale 177 che conduce fino a Longobucco, crollato il 3 maggio dello scorso anno, «proponendo loro – ha riferito la Urso - un’interrogazione parlamentare al Ministro alle Infrastrutture, in modo da avere delucidazioni in merito, sia in riferimento alla tempistica che alle modalità dei lavori, considerando le difficoltà oggettive di isolamento che continuano a interessare i residenti del centro pre-silano. Le due deputate – ha fatto sapere la professionista di Mirto Crosia - hanno preso l’impegno di portare avanti la suddetta iniziativa a sostegno di Longobucco e dell’intera valle del Trionto».
Nel corso delle attività della Leopolda Caterina Urso ha partecipato ai tavoli tematici “Agricoltura” e “Sanita”. Per quanto attiene il primo, ha proposto di «strutturare un’agricoltura innovativa 4.0, informatizzata, che tenga conto anche dell’aspetto vocazionale del territorio calabrese. Il nostro – ha aggiunto – è un territorio a vocazione agrituristica e culturale, quindi è necessario strutturare un’agricoltura che faccia rete con gli altri settori che consentono di promuovere anche il turismo».
Per quanto riguarda il tavolo tematico della sanità, ha proposto di guardare ai giovani, al futuro dell’Italia, una popolazione anziana, bisognosa di medici, quindi, ha fatto notare la necessità di lavorare per abrogare la normativa che prevede la selezione, con test universitari, per l’iscrizione alla Facoltà di Medicina. «Quest’ultima – ha aggiunto l’avvocato Urso – deve essere aperta ai nostri giovani, in modo da evitare che i ragazzi debbano andare all’estero per studiare e raggiungere i loro obiettivi. Bisogna scongiurare, cioè – ha concluso – che l’Italia continui a perdere i propri talenti».