«Dal 1955 si parla del Ponte sullo Stretto... Ora sta finalmente diventato realtà!»
Saccomanno (Lega): «Il Governo di centrodestra in meno di un anno ha portato alla definizione del progetto definitivo, con una integrazione tecnologica che lo renderà un vero e proprio "monumento innovativo"»
CATANZARO - «Il Sud e l'Italia intera hanno necessità di questa straordinaria struttura che non solo unirà due regioni come la Calabra e la Sicilia, ma realizzerà quella crescita che finora non vi è stata per evidente incapacità e non volontà di coloro che ci hanno fin qualche anno fa amministrati. Una gestione della nazione senza alcuna identità e con la assoluta mancanza di una programmazione che appare indispensabile nell'attuale millennio. Sin da 1955 si parla di Ponte sullo Stretto, ma nulla si è riusciti a fare per l'evidente contrasto di una sinistra che ha sempre remato contro il Sud».
Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno, che così continua: «Non si tratta di una affermazione retorica, ma di fatti reali che hanno portato la Calabria e il Sud, in generale, ad occupare gli ultimi posti in tutti i settori. Negli ultimi 10 anni la sinistra ha gestito l'Italia che, senza vincere mai le elezioni, è riuscita con stratagemmi di "palazzo" a rimanere sempre in piedi. Naturalmente, con tanti compromessi, che hanno impedito una seria amministrazione dell'Italia, lasciando il posto a "condizionamenti" che hanno fortemente danneggiato la nostra Nazione: dal nucleare, alla chiusura dei pozzi del gas, alla negazione di infrastrutture di rilevantissimo valore, tutte azioni che hanno pesantemente indebolito lo sviluppo e l'economia italiana».
«Poi è arrivato il Governo di centrodestra che, in meno di un anno, ha rivitalizzato l'Italia ed ha rimesso in piedi il progetto del ponte, ha fatto rinascere la società, ha portato alla definizione del progetto definitivo, con una integrazione tecnologica che lo renderà un vero e proprio "monumento innovativo" per il ponte più lungo del mondo. Tutto ciò, grazie alla caparbietà del Ministro e Vice Premier Matteo Salvini che ha voluto e vuole che le infrastrutture tutte si realizzino e che il ponte diventi l'emblema della nuova Italia. Un modo per valorizzare il nostro territorio, creare innovazione, occupazione, crescita ed economia. Una concretezza per il Sud che è sempre mancata a tutti i precedenti Ministri e Governi, e che si è potuta realizzare anche grazie ai due presidenti delle regioni Roberto Occhiuto e Renato Schifani».
«E su questo percorso è necessario mettere in luce il grande lavoro svolto dalla nuova società dello Stretto di Messina che in poco più di sei mesi è riuscita ad organizzarsi strutturalmente ed a raggiungere l'importante traguardo della prossima approvazione del progetto definitivo, con uno studio approfondito di tutte le criticità che sono state evidenziato nel passato e che, comunque, sono state tutte superate. Un grazie, quindi, all'AD Pietro Ciucci e al Presidente Giuseppe Recchi, oltre agli altri consiglieri e ai tecnici che hanno lavorato assiduamente e costantemente per raggiungere questo risultano inaspettato. Un team all'altezza della situazione che servirà anche a valorizzare le nostre aziende e far riprendere all'Italia quei primati che, sempre la sinistra, nel passato ha distrutto. Una struttura all'avanguardia che proietterà la nostra Nazione nello scenario internazionale per innovazione e capacità imprenditoriale» conclude.