L'escalation criminale nella Sibaritide diventa affare d'Astronave. PD e M5S chiedono risoluzione al Consiglio regionale
Dopo gli attentati che hanno colpito il giornalista Cristaldi e il presidente del Consiglio di Co-Ro Grillo, i capigruppo Bevacqua e Tavernise chiamano in causa Occhiuto e il Governo nazionale: «Bisogna garantire la sicurezza ai cittadini»
CORIGLIANO-ROSSANO - Dopo l’intimidazione subita sia dalla presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, Marinella Grillo, che dal giornalista di Cassano Jonio, Luigi Castaldi, e dopo la serie di simili atti avvenuti nelle notti scorse a danno di altri cittadini, Mimmo Bevacqua e Davide Tavernise, capigruppo di Pd e M5s in Consiglio regionale, chiedono con forza che si affronti la questione in Consiglio regionale. La questione sicurezza nella Calabria del nord-est, dunque, diventa un affare in cui si chiede all'Astronave di palazzo Campanella di uscire fuori con una risoluzione che impegni Occhiuto e, di conseguenza, il Governo nazionale.
«Questi eventi - affermano in una nota congiunta i due capigruppo di Opposizione - devono porre al centro dell’attenzione della politica l’escalation criminale che sta colpendo la provincia di Cosenza».
«Un episodio - proseguono - che condanniamo con forza, esprimendo la nostra solidarietà a Marinella Grillo, che avviene un territorio che registra un sottodimensionamento delle forze dell’ordine. Per esemplificare si può fare riferimento alla sola radiomobile dei Carabinieri che di notte copre il vasto territorio che va da Cariati all’area urbana Corigliano-Rossano, comuni che distano 46 chilometri, o ancora alla carenza di personale di Polizia che si registra a Corigliano-Rossano, è emblematico di questa carenza di cui più volte ci siamo occupati, anche in Consiglio regionale. Risale al giugno dello scorso anno la mozione n. 23, sottoscritta da tutti i capigruppo e votata all’unanimità del Consiglio, in cui si impegnava la Giunta a promuovere una collaborazione tra tutte le istituzioni e le Forze dell’Ordine per consentire un controllo diffuso e più efficace dell'intera area».
Un vero e proprio affronto nei confronti di chi ricopre un un ruolo istituzionale. «Oggi, dopo più di un anno da quell’atto politico che non ha trovato purtroppo riscontro nella realtà – proseguono Bevacqua e Tavernise - ci ritroviamo ad affrontare un attacco frontale alle istituzioni democratiche, ma anche al mondo dell’informazione (risale a due giorni fa l’atto incendiario ai danni di un giornalista a Cassano allo Jonio) e alla società civile, con azioni criminali anche cruente, come il terribile omicidio che si è consumato giovedì scorso a Cetraro».
«Davanti a questo scenario – concludono i due - chiederemo nuovamente di affrontare l’emergenza in Consiglio regionale per fare in modo che siano intraprese tutte le iniziative utili, coinvolgendo anche il governo nazionale, per garantire la sicurezza del territorio».