Salimbeni sulle periferie: «Cantinella abbandonata a sé stessa, persino le scuole restano al buio»
«Gli ultimi interventi di bitumazione sono serviti solo a gettare fumo negli occhi: non hanno minimamente interessato quei tratti ad alta intensità abitativa, men che meno quelli ove si concentrano il maggior numero di attività commerciali»
CORIGLIANO-ROSSANO - Il consigliere comunale di Azione, Mattia Salimbeni, interviene sul problema dell'abbandono delle periferie.
«A smentire il continuo propagandare una inesistente attenzione verso le periferie - afferma in una nota - ci pensano, come sempre, i fatti. Basta recarsi nell'area più a nord della Città Unica per toccare con mano lo stato di assoluto abbandono nel quale sono costretti a vivere gli oltre 6mila abitanti di Cantinella, San Nico, Mandria del Forno, Apollinara e dintorni. Gli ultimi interventi di bitumazione sono serviti solo a gettare fumo negli occhi: non hanno minimamente interessato quei tratti ad alta intensità abitativa, men che meno quelli ove si concentrano il maggior numero di attività commerciali. Ma questa non è altro che l'ennesima dimostrazione di una compagine amministrativa che non conosce il territorio e che da anni naviga a vista. Se non fosse per i privati cittadini e per le valorose associazioni radicate nelle contrade, verrebbe meno anche la cura del verde pubblico e la manutenzione dei pochi punti di aggregazione sociale presenti».
«Non vengono risparmiate - prosegue - neanche le scuole, una in particolare: l'Istituto Don Giovanni Bosco. Si tratta di una Scuola che negli ultimi anni si è contraddistinta per le numerose attività promosse nel territorio cittadino, grazie al dinamismo della sua dirigente, Laura Sisca, e al supporto di tutta la comunità scolastica. Una realtà in grande fermento che, però, si scontra con l'apatia di una compagine di governo cittadino completamente disattenta alle esigenze reali del territorio. La scuola, pur essendo dotata di illuminazione pubblica, è completamente al buio. Stessa sorte per l'area antistante la Camera di Commercio. Le attività pomeridiane sono tante, fortunatamente, e questo genera non pochi disagi a genitori e bambini, oltre che al personale scolastico. Malgrado i continui solleciti rivolti all'amministrazione, questa è sempre rimasta dormiente. Anche quando, nel mese appena trascorso, la scuola è stata oggetto di atti vandalici da parte di un gruppetto di scapestrati che, di sera, ha varcato il recinto della scuola e ha inteso metter fuoco ad una uscita di sicurezza. Del triste accaduto il Sindaco Stasi conosce tutto, anche i dettagli. Eppure, non si muove una foglia».
«La situazione - conclude - è diventata insostenibile. Porteremo il caso della Scuola Don Bosco all'attenzione del Consiglio comunale e della Città, sperando di far uscire dall'apatia e dal dimostrato totale disinteressamento chi di dovere».