4 ore fa:Arpacal pubblica il Report di balneazione 2025: da Cariati a Rocca Imperiale acque eccellenti
5 ore fa:Ci hanno tolto pure l'acqua... ma dove vogliamo andare?
7 ore fa:Disperso in Sila: ritrovato un giovane di 32 anni
3 ore fa:Le Arcidiocesi di Rossano-Cariati e Bari-Bitonto insieme in visita a Istanbul
8 ore fa:Referendum, parte l’appello di Corigliano-Rossano Pulita
10 ore fa:Costituzione e referendum nell'evento di Cgil, Unical e Anpi per gli 80 anni dalla liberazione del Nazifascismo
10 ore fa:Mazza (CMG): «Prosopopea sibarita e inerzia crotoniate condannano l'Arco Jonico all'oblio»
6 ore fa:Addio al maestro Longoni: il suo orizzonte mancherà al nostro glocal
9 ore fa:Dalla Regione 2,5 mln per riqualificare i centri storici di Rossano e Corigliano
6 ore fa:Antonella Ruggiero super ospite nel borgo arbëreshë di Civita

Madeo (Pd) contro l'esclusione della fascia jonica dalle opere di ammodernamento della linea ferroviaria

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - I disagi legati ai disservizi della linea ferroviaria Jonica continuano ad alimentare il dibattito cittadino e a suscitare amarezza tra gli esponenti dei partiti. Al coro di delusione si unisce la voce del segretario del Partito Democratico di Corigliano-Rossano, Francesco Madeo.

«La linea ferroviaria Jonica - afferma Madeo - è rimasta ancora all’epoca preunitaria tagliandoci fuori dai collegamenti con il resto del Paese, ciò rappresenta un enorme freno allo sviluppo di questa parte di Calabria di cui Corigliano Rossano e la sua vasta area della Sibaritide sono in assoluto le zone più produttive e ricche di potenzialità. Questa linea necessita, quindi, di una radicale modernizzazione che consenta collegamenti rapidi e funzionali allo sviluppo di questo territorio. L’ipotesi progettuale dell’alta velocità era stata lanciata e inserita nel Pnrr dall’allora Governo Draghi e prevedeva la costruzione del tracciato Praia-Tarsia per far fronte alle esigenze delle aree interne e delle coste calabro-lucane-campane, rappresentando Tarsia il punto nodale per consentire all’area Jonica di connettersi in tempi ragionevoli all’alta velocità. Come PD di Corigliano Rossano denunciamo il tentativo di spostare il tracciato dalla fascia jonica a quella tirrenica adducendo come giustificazione una maggiore complessità di realizzazione dell’originario progettoche a noi sembra più un pretesto e non giustifica affatto l’abbandono di un’area dall’alta densità demografica come la nostra, e portare anche questo nuovo tracciato  sul versante tirrenico di fatto quadruplicando le linee ferroviarie, e creando una nuova linea AV-AC parallela a quella già esistente.Pertanto non è accettabile la modifica del tracciato!»

«La vasta e popolosa area che si estende fra Sibari e Crotone - prosegue - necessita ed ha il pieno diritto di potere raggiungere Roma e il Nord in tempi accettabili, non potendo più tollerare i viaggi della speranza in carovane obsolete, stracolme di gente e lente. Non possiamo rimanere abbandonati, isolati e esclusi ancora una volta dal tanto decantato processo di coesione sociale e territoriale, pur rappresentando sotto il profilo economico una delle maggiori realtà e volano per lo sviluppo dell’intera Regione Calabria e del Mezzogiorno. È il momento di costituire un tavolo istituzionale di concertazione attraverso cui rivendicare con forza e a gran voce la immodificabilità del progetto originario finalizzato al potenziamento del tracciato jonico, di cui debba farsi carico in primis il sindaco del maggiore comune dell’area, Flavio Stasi, con quelli dei comuni del territorio, attraverso l’impulso da dare ai rispettivi consigli comunali con deliberazioni a tutela e garanzia delle istanze provenienti dai cittadini che riguardano il necessario rilancio dello sviluppo socio-economico e di mobilità da troppo tempo rivendicato».

«Il PD di Corigliano Rossano - conclude - auspica che su questa rilevante questione, per come proposto, i Sindaci dell’area vasta della Sibaritide e del crotonese agiscano in sinergia, muovendosi insieme per dare forza e sostanza nella difesa dell’originario tracciato, non potendosi tollerare che venga messo in discussione il diritto alla mobilità e negato lo sviluppo di questo territorio e della sua popolazione, una delle più importanti della Calabria».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.