"Co-Ro Pulita" tiene accesi i riflettori sulla questione Enel: «Una beffa per la Città»
Il Movimento politico: «L'attenzione sulla vicenda continuerà a essere massima perché mai come oggi, tra forze politiche e sociali estremamente motivate, transizione energetica e risorse del Pnrr, ci sono i presupposti per una reale svolta»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Un dibattito partecipato e vivace quello dello scorso 29 settembre, nel quale non sono mancati spunti di riflessione e approfondimenti su una questione cruciale per lo sviluppo del territorio. Su Enel intendiamo tenere accesi i riflettori: la proposta, poi ritirata, di una conversione ad idrogeno verde della centrale aveva messo per la prima volta tutti d'accordo: cittadini, forze sindacali, politiche ed associative. Un progetto che coniuga-va più aspetti: ambiente, occupazione, vocazione dell'area ed opere future come il lungomare unico. Dalla produzione alla distribuzione fino all'utilizzo, prospettive per una filiera florida ed ecocompatibile».
Lo si legge nella nota stampa del movimento Corigliano-Rossano Pulita, che così continua: «Sono stati questi gli aspetti emersi dal confronto che poi si è soffermato sulle ragioni (o non ragioni) del dietrofront del colosso energetico. Una multinazionale dell'energia, con figure apicali decise dall'attuale Governo, che inspiegabilmente e improvvisamente, nonostante un approfondito studio preliminare, analisi di contesto ed un progetto ben strutturato, tanto da risultare vincitore del bando regionale, rinuncia ritenendo l'investimento "non vantaggioso"».
«Una motivazione che non regge - aggiungono - e che ha spiazzato tutti per la contraddittorietà e tempestività. Gli interventi dei rappresentanti di Cigl, Cisl e Uil non lasciano spazi a dubbi: "Una beffa per il territorio che negli ultimi decenni da Enel non ottiene risposte concrete sulla sorte del sito". Eh sì Enel ci ha abituati ad un clima indefinito, temporeggia con disinvoltura e nel frattempo la città è bloccata. Il sindaco, Flavio Stasi, ha sottolineato "l'importanza di un progetto complessivo confidando in una posizione forte anche del Governo della Regione che sicuramente non gioisce delle risorse notevoli (15 milioni di euro) che torneranno indietro e ribadendo le due opzioni: o si investe seriamente o si smantella con tempistiche ragionevoli! Il piano industriale Enel dovrà contenere come priorità la città di Corigliano-Rossano"!. Dalla platea non sono mancati contributi che hanno arricchito il dibattito tra esperienze di lavoratori e diverso approccio al tema Enel per il nuovo assetto politico-amministrativo derivato dalla fusione».
«Ospite il Senatore Ernesto Rapani che si è dichiarato disponibile all'ascolto. Una cosa è certa l'attenzione sulla vicenda continuerà ad essere massima perché mai come oggi, tra forze politiche e sociali estremamente motivate, transizione energetica e risorse del Pnrr, ci sono i presupposti per una reale svolta. E non possiamo che sorridere con amarezza al pensiero che sul sito ufficiale di Enel venga riportata la frase "L'idrogeno verde, nuovo alleato per la decarbonizzazione. Solo l'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili può davvero aiutare ad accelerare la transizione energetica dove l'elettrificazione non è possibile. Per questo Enel, come Renewables Super Major, sta investendo in nuovi progetti di idrogeno verde in diversi paesi". Evidentemente nella politica di Enel questo non vale per il Sud» concludono.