Psi Cassano: «Soddisfatti per l’assoluzione di Papasso»
Elena Ferraro, segretario del Partito socialista cittadino, saluta positivamente la sentenza del tribunale di Catanzaro
CASSANO JONIO - «Dopo ben sette anni, si chiude l'ulteriore brutta vicenda giudiziaria che ha visto il Sindaco Gianni Papasso imputato per il reato di voto di scambio, con l'assoluzione piena "perché il fatto non sussiste». Così Elena Ferrari, segretario del partito socialista italiano, in una nota stampa appena diffusa.
«Crolla l'ultimo tassello di un mosaico di accuse infamanti e falsità, costruito ad arte al fine di rimuovere un Sindaco "scomodo" attraverso la via giudiziaria. La verità, invece, piano piano si è fatta strada ed è emersa e la Sentenza del tribunale di Castrovillari ha attestato, qualora ce ne fosse bisogno, l'onestà dell'agire politico ed amministrativo del Compagno Papasso ed il suo rigore morale. Ci piace sottolineare che già prima dei tribunali si era espresso un altro giudice supremo: l'elettorato di Cassano che, senza lasciarsi fuorviare dal pettegolezzo di piazza, dalle insinuazioni meschine, dalle falsità dei ben noti detrattori, autori del castello artatamente costruito per giungere allo scioglimento del Consiglio Comunale, con oltre il 60% dei consensi aveva certificato, nel 2019, l'onestà, la dirittura morale e le capacità amministrative del Compagno Papasso riportandolo alla guida del Comune».
Elena Ferrari continua: «Si chiude oggi definitivamente una brutta storia, che ha colpito il Compagno Papasso e noi tutti e per la quale l'intera Città ha pagato un duro prezzo, in termini di immagine e non solo. Certo non è stato, in questo lungo lasso di tempo, facile affrontare processi, sapendo di essere del tutto estraneo ai fatti contestati, però questa ennesima sentenza di assoluzione ci ripaga e ci inorgoglisce e, certamente, va interpretata come uno stimolo per il Compagno Sindaco ad andare aventi lungo la strada tracciata, nell'interesse esclusivo della Comunità di Cassano! Ci auguriamo che la stagione dei veleni si sia chiusa per sempre e che la politica torni ad occuparsi dei problemi della collettività, con spirito costruttivo ed equilibrio, nel rispetto delle reciproche posizioni e ruoli, perché questa città ha bisogno di serenità per affrontare e risolvere i problemi derivanti da un periodo storico particolarmente difficile, qual è quello attuale».