"Corigliano Rossano Domani" contro i disagi della rotatoria di Santa Lucia: «L'amministrazione diffidi Anas»
Il tratto, secondo quanto riportato, sarebbe buio e pericoloso. «Il Comune non può rimanere indifferente: l'attenzione del Sindaco per la sicurezza stradale non può esaurirsi nel solo fotografare gli interventi di bitumazione»
CORIGLIANO-ROSSANO - Il movimento Corigliano Rossano Domani riporta alcuni disagi causati della rotatoria posta in zona Santa Lucia e in una nota dichiara:
«La nuova rotatoria realizzata da poco sulla SS106 all'altezza di contrada santa Lucia, al pari di quella di contrada Insiti, si presenta spoglia, priva di arredo e di sistemazione a verde, diversamente da come si addice ad un' opera posizionata su una strada così importante da chiamarsi Europea: appunto la E90 (che nel tratto Taranto - Reggio Calabria viene denominata SS106). L'opera, benché completa di impianto di illuminazione, si presenta inspiegabilmente buia: questo genere una situazione di pericolo enorme alla quale bisogna immediatamente porre rimedio. Un pessimo biglietto da visita, se consideriamo che questa rotatoria rappresenta anche uno degli ingressi principali della nostra Città. Solo da qualche giorno l'Anas ha istallato dei lampeggianti notturni come avviso per gli automobilisti che si avvicinano alla rotonda ma tutto ciò non basta. Purtroppo non finisce qui: l'innesto della rotatoria su via Barletta è molto pericoloso ed ha già provocato diversi incidenti ad automobilisti inconsapevoli che sono finiti nel fossato adiacente».
«In tutto ciò - si legge ancora -, il Comune non può rimanere indifferente: l'attenzione del Sindaco per la sicurezza stradale non può esaurirsi nel solo fotografare gli interventi di bitumazione (guai a dirlo nei commenti della pagina ufficiale del Comune, altrimenti qualche dipendente appositamente e profumatamente pagato provvederà a cancellarlo subito), gli stessi che poi, in barba alle più elementari regole del codice della strada, restano senza segnaletica per mesi».
Poi conclude: «Il Sindaco ha il dovere di tutelare gli interessi della Città nei confronti degli enti come Anas, i quali, troppo spesso, creano situazioni di pericolo e disagio al traffico veicolare. L'amministrazione, dunque, provveda subito a diffidare Anas, senza perdere ulteriore tempo».