Co-Ro Pulita in polemica con il centro-destra meloniano che continua a "definanziare"
«L'imbarazzo costante sui grandi temi e l'inutile arte dello scarica barile. Un fallimento del senatore Ernesto Rapani e del governo che sostiene incapace di offrire prospettive ad un meridione con infrastrutture indegne»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Tra richieste di pittate e carte "scadute" ci dica il senatore Rapani dei fondi per la SS 106 e degli atti per Tribunale».
È quanto chiede il movimento Corigliano-Rossano Pulita che in una nota afferma: «Ormai è chiaro a tutti: il governo meloniano quello che sottrae risorse al Sud attraverso l'autonomia differenziata ed i tagli al Pnrr, quello non pervenuto per la lotta all'evasione e alla povertà, quello delle accise e dei provvedimenti-bandiera, ha nominato i vertici Enel che hanno deciso di rinunciare ad un importante finanziamento per la produzione di idrogeno verde».
«Ed il senatore meloniano Rapani che fa? Dopo l'imbarazzante video con sfondo ciminiere, torna in cattedra, stavolta mentre è alla guida, per raggiungere chissà quale meta turistica, per parlarci di "carte" nel tentativo (inutile) di smarcarsi da responsabilità conclamate. Ed ancora una volta non solo toppa l'argomento facendo confusione tra fotovoltaico ed idrogeno verde ma evita accuratamente di fare riferimento a quale anno si riferiscono i documenti! Eh sì perché il parere sfavorevole che cita è del gennaio 2023 e risale ad un progetto di ben due anni prima (quello del fotovoltaico), senza visione, senza ricadute occupazionali e fruttuoso solo per il colosso energetico!».
«Un parere giusto, condiviso più volte in Consiglio Comunale e grazie al quale oggi, alla luce dell'intento assurdo del Governo Meloni di definanziare il progetto idrogeno di Corigliano-Rossano e La Spezia, la città non si trova il "pacco" del parco eolico senza però nessun progetto di rilancio complessivo e senza ricadute positive per la citta. Se questo era l'intento di qualcuno fin dall'inizio, con questa Amministrazione non ha funzionato. Riteniamo sia un diritto sacrosanto dei cittadini quello di avere risposte chiare rispetto ad una vicenda determinante per il futuro e non saranno di certo gli scaricabarili ad infinocchiare un popolo attento che ha seguito la vicenda molto più del senatore Rapani. Una vicenda che, ripetiamo, ha visto partecipare Enel al bando sull'idrogeno nel febbraio 2023 (successivamente al giusto parere sfavorevole del Comune), vincerlo per poi rinunciarvi appena i nuovi vertici sono stati nominati dal governo meloni. Un fallimento del senatore Ernesto Rapani e del governo che sostiene incapace di offrire prospettive ad un meridione con infrastrutture indegne!».
«A proposito non vorremmo che i risultati ottenuti dal sindaco Stasi per la nuova SS 106 siano a rischio per l'agire dell'impacciato ed inconcludente senatore-turista a cui consigliamo di lasciar perdere le gite in macchina e di concentrarsi sulla riprogrammazione dei fondi! Allo stesso tempo ci si concentri sul Tribunale, ma non su altre messe in scena come le tante che abbiamo visto nei mesi scorsi, chiedendo cose inutili come delibere totalmente insignificanti o "pittate" di ferragosto, ma per ottenere un atto legislativo che istituisca il Tribunale della Sibaritide, lavoro per il quale ci risulta che la nostra delegazione parlamentare sia in grave ritardo rispetto ad altri territori. Rapani si sta già organizzando per altri scaricabarile? Ci auguriamo di no. Per altro, non abbiamo trovato in quale articolo della Costituzione i parlamentari siano esentati dal rispettare il codice della strada che, in caso di utilizzo dello smartphone alla guida, prevede sanzioni rese ancor più pesanti dagli ultimi provvedimenti del Governo. Un'altra bella figura» concludono.