Le Asp calabresi tornano a chiudere i bilanci, Straface: «Svolta epocale»
La presidente della Commissione sanità esulta alle parole di Occhiuto: «Ora finalmente sapremo a quanto ammonta il debito della sanità in Calabria»
CORIGLIANO-ROSSANO - «L'annuncio dato dal Presidente Occhiuto della avvenuta chiusura dei bilanci 2022 da parte di tutte le Asp Calabresi è un atto storico, che colma un decennio di malagestione del comparto sanitario ad opera del centrosinistra».
Queste le dichiarazioni del Presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative On. Pasqualina Straface dopo la notizia data dal Presidente Roberto Occhiuto della chiusura dei bilanci 2022 da parte di tutte le Aziende Sanitarie Provinciali.
«Noi del centrodestra calabrese siamo per la politica del fare - ha continuato l'Onorevole Straface - e in neanche metà mandato di governo abbiamo già fatto tantissimo per la sanità regionale, sopperendo ai danni fatti dai governi regionali e nazionali di centrosinistra. Questa dei bilanci approvati è una svolta fondamentale, mai riuscita nell'ultimo decennio a quelle forze che ora sono all'opposizione ma che all'epoca governavano la Regione, che permette in un colpo solo di quantificare il debito sanitario, di saldare quanto dovuto alle aziende fornitrici garantendo liquidità al sistema e mantenimento dei livelli occupazionali dell'indotto, e soprattutto di poter programmare e pianificare le politiche sanitarie future. Al centrosinistra, che anche in un'occasione del genere non trova niente di meglio da fare che parlare del nulla, ricordo che la responsabilità degli ultimi dieci anni senza bilanci nelle ASP è da ascrivere solo e soltanto a loro, e che solo grazie al Presidente Occhiuto, al Dott. Profiti e a tutta la governance sanitaria siamo usciti da questa impasse e stiamo cercando di riportare la sanità calabrese a livelli qualitativi sempre maggiori. A tal proposito vorrei ricordare alla consigliera Bruni, che in piena stagione turistica non trova di meglio da fare che creare allarmismi rischiando di pregiudicare il lavoro di migliaia di imprenditori e lavoratori calabresi, che è finito il tempo delle parole ed è iniziato quello dei fatti, e che mentre a loro sta a cuore solo il sensazionalismo da perenne campagna elettorale noi stiamo lavorando per risolvere i tanti problemi che ci hanno lasciato in eredità i suoi compagni di partito».