Nuovo "assalto" del Ministro Nordio alla riforma della Geografia giudiziaria: «Facciamo di tutto per riaprire tribunali soppressi»
«Non facciamo lo stesso errore della Sanità: tagliare e accorpare toglie servizi ai cittadini». Il Guardasigilli anche oggi alla Camera ha ribadito la necessità di rivedere la riforma di Monti
CORIGLIANO-ROSSANO – Che la Giustizia non viva lo stesso momento di smarrimento e impotenza provato dalla nostra Sanità durante le ondate di Covid. L’intervento del Ministro della Giustizia Carlo Nordio di oggi alla Camera fa ben sperare per la riapertura del tribunale di Corigliano Rossano ed evidenzia una traiettoria ben diversa da quella intrapresa nel 2012 dal Governo Monti sotto il quale, in nome della spending review, hanno chiuso i battenti molte circoscrizioni giudiziarie provocando non pochi disagi, rallentamenti e il progressivo avanzare della criminalità organizzata che ha saputo farsi strada laddove le istituzioni hanno deliberatamente scelto di lasciare il campo.
«Vi è una giustizia di prossimità che è venuta a mancare e rischiamo di fare la fine degli esiti negativi della sanità che abbiamo visto durante il COVID, quando, per accentrare la specializzazione in alcuni settori, abbiamo visto la sanità di prossimità vicina al cittadino venire meno, con effetti funesti».
Nordio fa tesoro dunque di un periodo che ha messo l’Italia, anzi l’intero globo, in ginocchio e memore di alcuni insegnamenti che ormai è diventato non solo impossibile ma anche irresponsabile ignorare riconosce la fragilità di un sistema che tende ad accentrare lasciando indietro territori e comunità ma, dal canto suo, pone anche l’accento sulle inevitabili difficoltà:«vi renderete conto – argomenta il Ministro - tutti ci rendiamo conto, che qui confliggono interessi molto diversi. Ogni volta che si toccano circoscrizioni giudiziarie emergono contrasti dalle une e dalle altre parti che noi cerchiamo di risolvere. In questa direzione – aggiunge - il Governo ha già prorogato alla data del 1 gennaio del 2025 il rinvio della soppressione dei tribunali dell'Abruzzo, all'articolo 8, comma 8-ter, del decreto-legge n. 198 del 2022, e ha appunto all'esame la possibile riapertura di uffici giudiziari già soppressi, anche con un'eventuale rimodulazione delle competenze territoriali».
La possibilità per la Terza città della Calabria di tornare ad avere un proprio tribunale sono sempre più vicine. Questa volta la battaglia e il desiderio non partono soltanto da associazioni ed amministratori locali ma trovano l’appoggio del governo centrale. Intanto, su iniziativa del senatore Ernesto rapani, è stata approvata dalla commissione Giustizia all’unanimità la possibilità di accorpare in un testo unico i vari disegni di legge proposti dalle Regioni, tra cui Calabria e Campania. Che sia davvero la volta buona!