Rigettata la proposta di esenzione Imu sull’unico immobile posseduto da italiani non residenti
Baldino (M5S): «Una norma che certamente avrebbe rafforzato il legame con il nostro Paese, e rasserenato gli oltre 430.000 calabresi residenti all’estero e iscritti all’Aire»
ROMA - «La maggioranza targata centrodestra continua a regalarci sorprese. L'ultima poco fa in commissione bilancio. Rinnegando sé stessi, e le loro fantomatiche battaglie a tutela della prima casa, gli esponenti di maggioranza, chiamati a pronunciarsi su emendamento, volente l'equiparazione del regime fiscale ai fini imu (abitazione principale) per immobili posseduti da cittadini italiani iscritti all'aire con il regime fiscale applicato agli immobili posseduti da chi risiede sul territorio nazionale, si sono espressi negativamente, bocciando dunque l'emendamento. In sostanza hanno rigettato una proposta, voluta dall'Onorevole Ricciardi, quota Pd, e da me sottoscritta, che prevedeva l'esenzione dell'Imu, sull'unico immobile posseduto in Italia, a titolo di proprietà o usufrutto, dagli italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all'Aire, equiparando quell'immobile alla prima casa posseduta da un italiano residente sul territorio nazionale. Due e semplici erano le condizioni: che l'immobile fosse sfitto o non concesso in comodato d'uso», è quanto denuncia in una nota la vicecapogruppo M5S alla Camera dei Deputati, Vittoria Baldino.
«È stata bocciata una norma di assoluto buon senso, dal costo stimato di circa soli 8 milioni di euro. Una proposta - va avanti Baldino - richiesta da tantissimi connazionali, nonché da numerosissimi calabresi, oltre 430 mila sono quelli iscritti all'Aire, che con mille sacrifici hanno lasciato la propria terra per lavorare all'estero e sono riusciti a costruirsi un'abitazione in Italia. Si tratta di immobili dall'elevato valore affettivo. Le attuali condizioni economiche non consentono tuttavia di far fronte agli oneri previsti in Italia, pertanto in molti hanno chiesto un intervento, come quello bocciato dalla maggioranza, per scongiurare la necessità di vendere. E quello che si prospetta è una vendita al ribasso. Con l'emendamento bocciato oggi di fatto gli viene preclusa la possibilità di tornare a vivere nei territori d'origine - conclude Baldino».