Legambiente reputa una priorità l'approvazione del decreto legge contro le agromafie
Soddisfazione di Scutellà (M5s): «Continuerò pertanto a richiedere che prosegua il suo iter per difendere le nostre imprese agroalimentari dal business delle agromafie e salvaguardare la salute dei cittadini»
ROMA - «Nel corso della presentazione del report Ecomafia 2022, Legambiente oltre a plaudere all'introduzione dell'ambiente in Costituzione voluta ed ottenuta dal Movimento 5 Stelle, ha descritto varie proposte per rendere più efficace l'azione dello Stato per la salvaguardia dell'ambiente e tra queste viene considerata prioritaria l'approvazione del disegno di legge contro le agromafie di cui ero relatrice nella scorsa legislatura».
È quanto afferma la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà, a seguito del rapporto Ecomafia 2022 di Legambiente
Un provvedimento approvato nell'aprile 2020 dal Governo, tuttavia, mai approdato in Parlamento e che introduce nuovi delitti a tutela del patrimonio agroalimentare del nostro Paese, tutela il vero "Made in Italy" e la salute delle persone.
«Accolgo pertanto con favore – prosegue la deputata pentastellata - la disponibilità del Presidente della commissione Giustizia, Ciro Maschio, intervenuto alla presentazione, che si è detto disponibile a rilanciare il confronto sul ddl contro le agromafie ed auspico che a tale proclamata intenzione seguano i fatti. Reputo fondamentale, infatti, che il percorso avviato durante la XVIII legislatura non arretri a fronte di dati che continuano ad essere estremamente preoccupanti: nel 2021 i reati contro l'ambiente si attestano su 30.590, registrando una media di quasi 84 reati al giorno, circa 3,5 ogni ora».
«La nostra Regione, assieme a Campania, Puglia, e Sicilia subisce il maggiore impatto di ecocriminalità e corruzione. In queste regioni, infatti, si concentra il 43,8% dei reati accertati dalle forze dell'ordine e dalle Capitanerie di porto, il 33,2% degli illeciti amministrativi e il 51,3% delle inchieste per corruzione ambientale sul totale nazionale. Continuerò pertanto a richiedere che il disegno di legge sulle agromafie prosegua il suo iter – conclude la Scutellà - per difendere le nostre imprese agroalimentari ed il "Made in Italy" dal business delle agromafie e salvaguardare la salute dei cittadini».