Plesso Santa Chiara, per Olivo è «l’ennesimo impegno assunto e non mantenuto da parte di Stasi»
L’assessore provinciale precisa che «la determina di concessione del comodato alla quale il Sindaco fa riferimento nella sua ennesima non-precisazione dei giorni scorsi è infatti già vecchia di tre anni»
CORIGLIANO-ROSSANO – «L’inclinazione del Sindaco di questa Città alla confusione sistematica ed al capovolgimento di fatti e circostanze che chiamano in causa, quasi sempre per inerzia o per lungaggini incomprensibili, gli uffici comunali e l’Amministrazione Comunale è diventata ormai una vera a propria patologia da cui dover difendersi, nell’interesse della trasparenza e della corretta informazione e rendicontazione alla cittadinanza».
È quanto dichiara l’assessore provinciale e consigliere comunale Adele Olivo definendosi nauseata dall’ennesima risposta del Primo Cittadino sulla vicenda del comodato d’uso gratuito del plesso Santa Chiara concesso dall’ente all’Ente Provincia di Cosenza.
«Non riusciamo a capire, infatti, se Stasi sia effettivamente disinformato o distratto sull’esatta consecuzione dei fatti oppure se è ormai convinto di poter sempre fuggire, con piroette e colpi di scena da circo, da problemi e questioni aperte, tutte risolvibilissime con maggiore attenzione e sempre con giustificazioni, rinvii, rimpalli e ricostruzioni senza capo né coda. La determina di concessione del comodato – continua l’assessore – alla quale il Sindaco fa riferimento nella sua ennesima non-precisazione dei giorni scorsi è infatti già vecchia di tre anni».
«E l’accordo – aggiunge – preciso, documentato e documentabile, intercorso tra il dirigente di settore dell’ente Provincia di Cosenza e gli uffici del Comune di Corigliano-Rossano prevedeva, anche ma non soltanto alla luce della data di quella determina, una modifica quanto mai opportuna relativamente al termine dei 6 anni indicato come durata massima di quel comodato. Salvo che, contraddicendo la stessa intesa già raggiunta – lo ribadiamo – tra la Provincia di Cosenza e il Comune in merito a quel termine improbabile, Stasi non ritenga normale concedere per soli 6 anni (di cui 3 per altro già trascorsi) un bene sul quale occorrono importanti interventi di riqualificazione e ri-funzionalizzazione, senza nulla chiarire nella determina circa il prosieguo alla scadenza formalizzata in quell’atto, appunto, da rivedere. Un’esigenza elementare».
«A noi risulta inoltre – prosegue – che lo stesso Sindaco avesse garantito e confermato alla Presidente della Provincia Rosaria Succurro di recarsi personalmente negli uffici provinciali a Cosenza per seguire meglio da vicino la questione e, quindi, la condivisa necessità di modifica di quella determina divenuta alibi per l’inerzia accumulatasi; appuntamento purtroppo fino ad oggi saltato, per impegni del Sindaco, non certo per ritardi o dilazioni o addirittura per ostruzionismo di altri, atteso che dirigenti e responsabili provinciali sono invece venuti nel centro storico di Rossano per effettuare nelle scorse settimane un sopralluogo al Plesso S.Chiara, al quale però nessun amministratore, a nessun livello, ha ritenuto di dover partecipare».
«Stendiamo un velo pietoso – conclude la Olivo – sul ritornello della campagna elettorale permanente che sembra esser diventato un’ossessione difensiva di Stasi, lui sì convinto sempre di essere al giorno successivo alla sua elezione, senza accorgersi o metabolizzare di essere invece arrivato, da fantasma in termini di risultati, progetti e visione, all’ultimo anno della sua men-che-ordinaria amministrazione, ahinoi, della terza Città della Calabria».