La comunità di Corigliano-Rossano perde Franco Capalbo
Sindacalista, già dirigente di Alleanza nazionale e assessore dell'allora comune di Rossano. È stato tra i più convinti sostenitori della fusione di Corigliano-Rossano. Il ricordo commosso dell'ex sindaco Giuseppe Antoniotti
CORIGLIANO-ROSSANO - La comunità di Corigliano-Rossano perde un uomo e una figura politica a cui era affezionata. Stanotte si è spento nell'ospedale di Cosenza Franco Capalbo. Sindacalista e una vita dedicata alla politica. Fu dirigente di Alleanza nazionale quando il partito di Fini sullo Jonio cosentino "dettava legge". A lui era stato affidato, tra gli altri, il difficile compito di prendersi cura dei giovani del partito. Perché Franco amava i giovani e soprattutto quelli che perseguivano un ideale. Dolce e severo allo stesso tempo, il suo fare perentorio era una caretteristica distintiva.
È stato sempre presente nelle dinamiche del partito, anche quando An cessò di vivere lui continuò a portare avante il suo credo, idealista com'era. Ed è stato sempre presente anche nelle dinamiche politiche e sociali della città. Una delle sue ultime battaglie fu a sostegno del progetto di fusione della città. Non era mai in prima linea, perché Franco Capalbo più che alle vetrine era avvezzo al fare, come ricordano ancora i suoi amici. Sempre un passo indietro ma presente. Per un periodo di tempo è stato anche assessore dell'allora comune di Rossano guidato dall'allora sindaco Peppino Antoniotti che lo ricorda, oggi, con grande commozione.
«È stato un grande amico Franco. Da lui ho fatto tesoro dei migliori consigli per svolgere la mia esperienza amministrativa. Un assessore tutto fare, un grande lavoratore, schietto e diretto ad affrontare le tante questioni che si prospettavano. Sempre presente, non solo nei momenti migliori ma soprattutto nei momenti difficili, quando non c'era bisogno di codardia ma di coraggio delle scelte. Lui c'era. Lo volli nella mia giunta per l'amore che ha sempre dimostrato verso la città. Franco è stato portatore dei valori più grandi della vita: coerenza, umiltà, sincerità e correttezza. Mi mancherà tanto. È un dolore grande ed il vuooto che oggi lascia è immenso. Le mie condoglianze vanno alla moglie e ai figli ai quali Franco era legatissimo»