«Anche a Canna siano ricordati i martiri delle Foibe»
Turchitto (FdI): «Chiedo al Sindaco e alla Giunta comunale di individuare, un luogo pubblico da intitolare a Norma Cossetto, Medaglia d’oro al Merito Civile e ai “Martiri delle Foibe”»
CANNA – Pubblichiamo di seguito la lettera che Antonio Turchitto, ex Capogruppo consiliare di Minoranza del Comune di Canna e Dirigente di FdI ha inviato al Sindaco e alla Giunta comunale di Canna.
«Premesso che – scrive - la legge n. 92 del 30 marzo 2004 istituisce il Giorno del Ricordo, celebrata il 10 febbraio, per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Per opera delle milizie comuniste agli ordini del maresciallo Tito, furono uccisi e gettate nelle foibe carsiche, diverse decine di migliaia di italiani residenti in Istria. Tra di esse vi era Norma Cossetto, studentessa universitaria istriana, la quale fu vittima di violenze inaudite e infine gettata in una foiba, uccisa dai partigiani di Josip Broz, meglio conosciuto come Maresciallo Tito, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943».
«Considerato che – aggiunge - a Norma Cossetto è stata conferita dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, in data 9 dicembre 2005, la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio. 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)”»
«Evidenziato che – continua - per la prima volta nel 2019 il Presidente del Parlamento Europeo ha presenziato all’annuale commemorazione presso la Foiba di Basovizza vicino a Trieste nel 2019, e ha reso onore alle vittime deponendo una corona d’alloro e dichiarando “negare significa essere complici”. Un messaggio forte ed importante che mira a smuovere le coscienze dell’intera comunità europea; preso atto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in data 9 febbraio 2020, ha affermato che “Il giorno del ricordo, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004, contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli Italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.”».
«Visto che – incalza -Norma Cossetto rappresenta la drammaticità del sacrificio di tantissime donne, che ancora oggi sono oggetto di violenza, discriminazione e sopraffazione; considerato inoltre che nel nostro Comune non esiste un luogo intitolato alla memoria di questa giovane eroina, vittima dell’odio anti italiano che nel 1943-1945 sfociò nell’orrore delle foibe e nella vergogna dei campi di concentramento comunisti, dove trovarono la morte migliaia di nostri connazionali; ritenuto che per le ragioni sopra esposte sia opportuno intitolare un luogo pubblico del nostro Comune a Norma Cossetto e ai “Martiri delle Foibe”».
«Chiedo al Sindaco e alla Giunta comunale di individuare, entro un anno, un luogo pubblico del Comune di Canna da intitolare a Norma Cossetto, Medaglia d’oro al Merito Civile e ai “Martiri delle Foibe”, posizionando su tale luogo una “panchina tricolore” anche in ricordo dei 350000 esuli istriani, fiumani e dalmati costretti ad abbandonare le proprie terre e i propri affetti» conclude.