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«Stasi non ha più la maggioranza. Buonsenso vuole che si dimetta»

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CORIGLIANO-ROSSANO – Il re è nudo… o forse no. Saranno i numeri del prossimo consiglio comunale a mostrare i veri abiti dell’Amministrazione Stasi e della sua Maggioranza. La stessa che stasera ha deciso di disertare l'Assise civica, convocata, per discutere di alcuni temi fondamentali che interessano la vita sociale e lo sviluppo della città. Tra gli argomenti in discussione, ad esempio, c’era il dibattito relativo alla proposta del nuovo tracciato della Statale 106, c’erano i temi riguardanti la disabilità e la gestione del verde pubblico. Nessun punto all’ordine del giorno cruciale per la “sopravvivenza” dell’esecutivo civico ma un gran numero di argomenti di natura politica dai quali sarebbe dovuta emergere la posizione chiara ed omogenea della forza civica che regge il governo cittadino.

Sta di fatto che alla seduta di oggi non c’era né il sindaco né i suoi consiglieri. E questo ha lasciato di stucco i cittadini presenti sugli spalti, tra questi anche alcune famiglie che attendevano risposte su alcune questioni che riguardano il delicato e comolesso mondo della disabilità, e ha scatenato l’indignazione dell’opposizione. Che ai margini della seduta (aggiornata in seconda convocazione a lunedì) ha organizzato una conferenza stampa.

«Flavio Stasi deve prendere consapevolezza che non ha più la maggioranza e domani mattina deve avere il buonsenso di rassegnare le dimissioni». Lapidarie le parole di Vincenzo Scarcello, capogruppo dell’Udc in Consiglio comunale, che racchiudono il senso di quello che gli oppositori hanno voluto far intendere.

«Dovevamo discutere di cose importanti – ha rimarcato Raffaele Vulcano di Avanguardia Libera – ma la maggioranza ha ritenuto di non fare celebrare il Consiglio comunale lasciando senza parole e con un carico di delusione i cittadini accorsi nella sala consiliare».

Ed è proprio sulla tenuta della Maggioranza che hanno fatto leva i rappresentanti della minoranza. «Il problema reale è che l'Amministrazione comunale in questo momento non è in grado di dare risposte alla città. Ci sono forti tensioni» ha rimarcato Rosellina Madeo (Fiori d’Arancio), aggiungendo: «in altre circostanze (in condizioni politiche senza turbolenze, ndr) c’erano tutte le condizioni per poter chiedere di rinviare il Consiglio». E invece è molto probabile che più di qualcuno all’interno della Maggioranza abbia voluto lanciare un segnale forte al capo dell’Esecutivo.

Ad esempio è stata reputata gravissima la mancanza tra i banchi del vicesindaco Malavolta. «Come mai – ha evidenziato Adele Olivo - il vicesindaco pur essendo in Comune si è defilato rispetto al resto della giunta. La verità – ha aggiunto la rappresentante del Coraggio di Cambiare - è che non avevano risposte alle nostre istanze e hanno problemi di maggioranza».

Ha parlato, invece, di «intollerabili strategie politiche» il capogruppo del Partito Democratico, Aldo Zagarese. «Si è dimostrato di non aver a cuore problematiche così importanti. Non è consentito – ha aggiunto l’esponente democrat nonché sub commissario provinciale del PD - che un'Amministrazione comunale possa consentire che non si celebri un consiglio comunale. La verità di cui dovrebbe rendersi conto Stasi è che ormai non ha più i numeri e che sono finiti anche i tempi delle claque in visibilio sugli spalti».

Infuocate anche le posizioni dei consiglieri Gennaro Scorza e Francesco Madeo, con quest’ultimo che a toni alti ha bollato come «vergognoso» l’atteggiamento di Stasi, il quale ancora una volta «ha dimostrato di non avere rispetto» nei confronti dei diversamente abili, dei lavoratori del verde pubblico («sono lontani i tempi quando si arrampicava sui tetti in stile Salvini per portare solidarietà») e più in generale alle fasce deboli della città. «Stasi – ha chiosato Madeo – è un maleducato».

Ma perché questa défaillance della maggioranza? Impensabile possa essersi trattata di una casualità o che tutti si siano dimenticati simultaneamente che oggi si celebrava il Consiglio comunale (se fosse vero sarebbe altrettanto grave). Il problema, in realtà, starebbe in quegli equilibri, interni alla stessa maggioranza, che sarebbero saltati. O forse no! Lo sapremo alla prossima seduta di Consiglio comunale

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.