REGIONALI 2021 – Tangari (Psi): «Senza la cura del territorio non può esserci la sua valorizzazione»
Il candidato al Consiglio regionale nella lista del Psi: «È necessaria un’azione di verifica straordinaria al fine di ridisegnare tanto le aree quanto gli interventi da effettuare in brevissimo tempo»
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COSENZA - «Una regione come la nostra che dispone di importanti risorse di chiara espressione del territorio, deve cambiare passo e iniziare un sano e virtuoso processo di valorizzazione in modo che possa realizzarsi un impatto positivo sull’economia regionale e quindi anche sui livelli occupazionali. È evidente però che senza adeguati sistemi di controllo e difesa non possiamo in nessun modo pensare che lo stesso possa essere volano di sviluppo. È necessaria un’azione di verifica straordinaria al fine di ridisegnare tanto le aree quanto gli interventi da effettuare in brevissimo tempo, e questo elemento sarà un punto fondamentale per il nuovo governo regionale se espressione del centrosinistra, assumendo un impegno personale nella sollecitazione delle azioni necessarie».
È quanto afferma Serafino Tangari candidato al Consiglio Regionale della Calabria nella lista del Psi che così continua: «I dati che vengono forniti sul tema sono allarmanti, ben 87.623 calabresi vivono in zone a rischio frane molto elevata, parliamo di circa 36.000 famiglie, collegato a questo grave rischio abbiamo inoltre circa 46.000 edifici potenzialmente coinvolti. Anche guardando al rischio alluvioni il dato non è confortante in quanto 30.000 calabresi e 27.000 edifici sono interessati da questo problema. Non possiamo dimenticare la lotta contro gli incendi boschivi che annualmente devastano il nostro territorio, pregiudicano i nostri polmoni verdi, e mettono in ginocchio decine di imprenditori agricoli.
La matrice criminale di tali eventi è evidente, con le fiamme si cerca il soddisfacimento di interessi di parte attraverso il danneggiamento degli interessi collettivi. Sistemi di controllo anche sulla qualità delle acque».
«A Luglio 2021 – aggiunge - un monitoraggio sulla depurazione di Goletta Verde ha constatato che l’89% degli agglomerati calabresi sia in infrazione, su 24 punti monitorati 9 presentano risultati ben superiori ai limiti di legge determinando così: per 1 la classificazione di “inquinato”, per i restanti 8 “fortemente inquinati”. A questo dobbiamo aggiungere anche gli scarichi fognari abusivi e gli sversamenti illegali. I dati della Governance sul PON 2014-2020 relativo al rischio sismico e vulcanico, fotografano una situazione anche qui di criticità e di rallentamento nella prevenzione con 397 comuni con un indice di pericolosità alta, studi di microzonazione sismica approvati per meno della metà».
«È un quadro purtroppo desolante, un quadro che dimostra l’incapacità di vivere il nostro territorio. Con questo fare sarà impossibile pensare a valorizzarlo verso l’esterno, altro che mare, montagna e storia» conclude.