Rinviata la gara per l'assegnazione dei lotti balneari? Lefosse: «L'estate è già finita»
Il rappresentante di Azione sottolinea l'ennesima magra figura dell'Amministrazione comunale che denuncia: «La stagione è alle porte e, di fatto, si è perso un anno per chi vuole investire nella nostra città»

CORIGLIANO-ROSSANO «Prima viene predisposta una gara per assegnazione di lotti, successivamente viene ritirata, ennesima magra figura. La stagione è alle porte e, di fatto, si è perso un anno per chi vuole investire nella nostra città».
Lo dice Giovanni Lefosse, referente per Corigliano-Rossano di Azione, il movimento che fa capo a Carlo Calenda. E proprio il calendiano incalza, ancora l'esecutivo: «Sembra non essere in grado di fare - dice - nemmeno il “copia/incolla”». Il bando, infatti, a detta di lefosse sembrerebbe essere stato addirittura «scopiazzato in diversi punti»
C'è però un dato certo: il ritiro del bando sui lotti balneari: «l’ennesima dimostrazione - precisa ancora Lefosse - di un’amministrazione scarsamente preparata, che subisce la burocrazia; tenta d’imporre la linea ma poi subisce clamorose debacle sul piano politico».
Nella determina n° 71, infatti, viene riportato un lotto che non doveva essere bandito. «Sbagliare è umano - rimbrotta Lefosse - ma, come si sa, perseverare è diabolico! Del resto, a strafalcioni derivanti dal “copia/incolla” siamo abituati; ma chi paga il tempo e le risorse dei cittadini, sprecati, per l’inettitudine di chi fa vere e proprie baggianate?»
«L’ufficio gare ha avuto tempo e modo per organizzare la procedura prevista nella determina?» si chiede Lefosse. «L’amministrazione che - ricordiamolo - negli atti amministrativi indica il percorso da seguire agli uffici preposti, nella determina (che poi ha ritirato) prefigurava alcuni vincoli incompatibili con la realizzazione di qualsiasi stabilimento balneare. Insomma come se dicessero: “…puoi costruire un grattacielo nel centro storico a patto che tu rispetti tutte le norme antisismiche…”».
«Ma ci rendiamo conto che, dal punto di vista amministrativo, a parte il segretario comunale (che ha una funzione burocratica e non politica) quest’amministrazione è a dir poco impreparata. Assistiamo ad orrori amministrativi, che ovviamente si ripercuotono sulle spalle del contribuente. Il settore turismo, già duramente provato dalla pandemia, a Corigliano Rossano viene ulteriormente martoriato dall’amministrazione».
«Questa classe politica - conclude Lefosse - formata da uomini e donne per bene, sembra più a una banda (musicale) in grado di suonare i loro pezzi migliori alle processioni (o, meglio, dai palchi delle campagne elettorali) ribadendo concetti sterili e qualunquisti, ai quali quando chiamati alla prova del nove (ossia alla guida della macchina), falliscono miseramente. Avete chiesto, in inutili sermoni, di darvi tempo; avete chiesto ed ottenuto la pazienza dei cittadini; ma il degrado urbano è sotto gli occhi di tutti e rispecchia il degrado amministrativo. Questa grande città non merita una classe politica bassa e miope: merita di più!»