Chiusura del reparto di Rianimazione, il Movimento del Territorio chiama in causa il sindaco Stasi
«È arrivato il momento che il Primo cittadino si faccia sentire con tutti i mezzi possibili per far sì che questa situazione venga risolta al più presto»

CORIGLIANO-ROSSANO - «Con la chiusura della rianimazione la sanità della terza città della Calabria subisce l'ennesimo scippo che si aggiunge a tutti gli altri dell'ultimo anno».
Lo dice in una nota il Movimento per il territorio con Pasqualina Straface che sulla questione chiede l'immediato intervento del sindaco Flavio Stasi.
«Con il servizio di Rianimazione chiuso ai ricoveri a tempo indeterminato - scrivono ancora - lo spoke di fatto subisce un declassamento a ospedale di base. Da un anno ormai (da quando è stato costituito il nostro movimento) denunciamo a tutti i livelli stituzionali la carenza di personale medico nelle strutture ospedaliere della nostra città (abbiamo presentato anche un esposto) ma nulla è cambiato e oggi vediamo materiallizzarsi quello che abbiamo sempre temuto, ovvero la chiusura di reparti per mancanza di personale» .
«In tutto, ad oggi, gli anestesisti rianimatori in servizio allo spoke di Corigliano Rossano sono 10 e devonogarantire oltre alla gestione dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva Covid, anche i turni di guardia e reperibilità, una situazione davvero ingestibile che ha comportato la chiusura del repartorianimazione».
«Tutto ciò non è ammissibile, nel 2021, con una pandemia mondiale , i cittadini di Corigliano Rossano ma più in generale tutta la popolazione che parte da Rocca Imperiale a Cariati passando per i paesi Arbëreshë siano privi di una Sanità efficiente che con il passare del tempo anzichè migliorare , peggiora sempre più».
«Noi del Movimento del Territorio chiediamo l'intervento immediato del Sindaco, è arrivato il momento (a dire il vero già da un pezzo) che in quanto primo cittadino si faccia sentire con tutti i mezzi che ha a disposizione (ricordiamo che ricopre il ruolo di Presidente della conferenza dei Sindaci) poichè non è piu tollerabile avere nella terza città della Calabria una Sanità praticamente al collasso» .