Corigliano-Rossano, opposizione: «Chi ha distrutto il sistema sanitario calabrese dovrebbe essere licenziato»
I consiglieri di minoranza: «Stiamo vivendo una situazione surreale. La politica, unitamente a tutti i cittadini, metta ordine alla decadenza delle istituzioni che sta avvolgendo la nostra Città»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Chi ha portato alla distruzione del sistema sanitario di entrambi gli ospedali di Corigliano e di Rossano, che darà a Giletti materiale per una nuova trasmissione basata sui disastri sanitari calabresi, deve essere immediatamente rimosso dall'incarico e se dovessero sussistere i presupposti dovrebbe essere licenziato».
Comincia così il comunicato stampa a firma di Luigi Promenzio (Civico e popolare), Vincenzo Scarcello (Udc), Francesco Madeo (Corigliano-Rossano in Azione), Rosellina Madeo (Fiori di arancio), Gennaro Scorza (Udc), Adele Olivo (Il coraggio di cambiare) e infine Raffaele Vulcano (Avanguardia libera), che così continuano: «Abbiamo chiesto sacrifici ai nostri imprenditori, abbiamo chiuso le scuole mortificando il futuro dei nostri figli, abbiamo mortificato le libertà fondamentali dei nostri cittadini, sicuramente non per consentire ai nostri direttori sanitari, nascosti nei bar come dei topolini di campagna all'interno di una abitazione, una sicura pausa caffè».
«Come può – incalzano - un dirigente medico in questo periodo storico violare il senso civico? Come può un dirigente medico, accompagnato da qualche forza dell'ordine preposta al controllo e al sanzionamento, violare le limitazioni poste dal Governo, con atti avente forza di legge, al fine di tutelare la sanità pubblica? Per un dirigente medico è veramente più importante la pausa caffè che il diritto alla salute? Come può un dirigente medico pensare tutto questo e continuare, indisturbatamente, ad esercitare il proprio ruolo?».
«Riteniamo – aggiungono - che ormai stiamo vivendo una situazione surreale e che la politica, unitamente a tutti i cittadini, metta ordine alla decadenza delle istituzioni che sta avvolgendo la nostra Città. Una decadenza che ha coinvolto, come sostenevamo prima, anche il nostro sistema sanitario locale, entrato in una fase di decadenza proprio subito dopo la nomina del su indicato dirigente sanitario».
«Chiediamo a tal punto che il Sindaco Flavio Stasi, sia come prima autorità sanitaria oggi in carica che come Presidente della Conferenza dei Sindaci, assuma una posizione sulla questione e si accerti che le giuste ed eque misure vengano prese sulla vicenda» concludono.