Recovery, M5s: «Sulle aree interne i fondi sono da potenziare, non da tagliare»
I parlamentari pentastellati: «Bisogna recuperare un'ispirazione unitaria e non frammentata, far crescere l'interesse nazionale nei confronti del tessuto produttivo di queste comunità»
ROMA - «Ridurre i fondi destinati alle aree interne nel Piano nazionale di ripresa e resilienza sarebbe un'ingiusta privazione per questi territori, che anziché essere sostenuti e valorizzati, vengono sostanzialmente allontanate dai processi di sviluppo».
Lo dichiarano i deputati del Movimento 5 Stelle Filippo Perconti, Andrea Giarrizzo, Elisa Tripodi, Anna Bilotti, Eugenio Saitta, Mario Perantoni, Pasquale Maglione, Gabriele Lorenzoni, Enrica Segneri, Giorgio Lovecchio, Maria Luisa Faro, Lucia Scanu, Roberta Alaimo, Luca Sut, Elisa Scutellà.
«Bisogna recuperare un'ispirazione unitaria e non frammentata - proseguono i parlamentari pentastellati -, far crescere l'interesse nazionale nei confronti del tessuto produttivo di queste comunità, affinché si irrobustisca in modo da rafforzare le filiere produttive che percorrono l'Italia da Nord a Sud, così come creare una rete omogenea di servizi di cittadinanza borghi e le campagne sono anch'essi la spina dorsale del nostro Paese da troppo tempo messe da parte nonostante siano una peculiarità del nostro Made in Italy».
«Ci aspettiamo che si continui a sostenere questa strategia, anche all'interno del Pnrr, dedicando ulteriori investimenti per infrastrutture materiali e digitali, oltre che per la messa in sicurezza del territorio. Si tratta di un'opportunità per ripartire e favorire lo sviluppo economico», concludono.