Corigliano-Rossano, «l’ordinanza sulla scuola è sbagliata. Non è garantita l’inclusione»
È quanto afferma Sammarro (Azione): «per garantire l’integrazione agli alunni disabili, è necessario includere all’interno dell’ordinanza l’estensione dell’accesso a scuola anche ad altri alunni»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Visti i crescenti casi di Covid-19 verificatisi nell’ultima settimana all’interno della nostra città, l’amministrazione attraverso un’ordinanza ha effettuato una sorta di “mini-lockdown”: queste le parole usate dal primo cittadino di Corigliano-Rossano. Aldilà di ogni futile polemica dai contorni politici che alle volte possono risultare legittime e alle volte anche meno, risulta tuttavia necessario, e soprattutto doveroso, far notare come un punto della suddetta ordinanza sia in completa discordanza con il recente DPCM del 2 maro 2021».
È quanto afferma Salvatore Francesco Sammarro, esponente di Corigliano-Rossano in Azione, che così continua: «Il punto in questione all’interno dell’ordinanza comunale infatti afferma di come l’accesso alle strutture scolastiche sia solo ed “esclusivamente” accessibile agli alunni affetti da disabilità o con bisogni educativi speciali, mentre la nota del Ministero dell’Istruzione del 12/03/2021 sostiene che “le stesse istituzioni scolastiche non dovranno limitarsi a consentire la frequenza solo agli alunni e agli studenti in parola, ma al fine di rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola.”».
«Dunque – spiega Sammarro - pare che il governo nazionale cerchi in tutti i modi di tutelare l’integrazione degli alunni disabili in qualsiasi modo sia possibile e non cita affatto alcuna possibilità di escludere gli altri alunni. In un periodo di isolamento forzato che porta già notevoli disagi per la cittadinanza tutta, senza escludere nessuno, può essere determinante dare la possibilità agli alunni, nel rispetto dei dettami ministeriali, di potersi incontrare e specialmente di poter continuare il processo di inclusione già avviato. Aiutando in tal modo sia le famiglie già sottoposte a notevoli sacrifici e in modo più incisivo gli alunni».
«Ringraziando il sindaco e l’amministrazione tutta per l’impegno profuso nel cercare ogni giorno di tutelarci contro l’espansione del Covid-19, non possiamo non fare richiesta di includere all’interno dell’ordinanza l’estensione dell’accesso a scuola anche agli altri alunni, ristabilendo quel principio di integrazione che tanto viene citato all’interno del DPCM. Senza questo, oltre ai danni e ai disagi già causati in precedenza dall’emergenza Covid-19, si rischia di crearne altri e in questo caso con la consapevolezza piena di far ricadere il tutto sulle spalle dei bambini, che come ben sappiamo non hanno colpe» conclude.
(fonte foto openpolis)