Sanità, Bruno Bossio (Pd): «Longo dice una cosa e ne fa un’altra»
La parlamentare: «Sono davvero sorpresa dalla lettura del testo del DCA. Un testo che smentisce quanto dichiarato pubblicamente dal Commissario stesso subito dopo il suo insediamento»
ROMA - «Il Commissario della sanità calabrese dice una cosa e ne fa un'altra. Sono davvero sorpresa dalla lettura del testo del DCA che ha emanato il 18 febbraio scorso, per indicare le Linee Guida alle Aziende territoriali ed ospedaliere».
Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: «Soprattutto per quanto riguarda le schede della programmazione delle Case della Salute, il commissario Longo ci riporta a dieci anni addietro, quando si chiudono gli ospedali di Praia a mare, Trebisacce e Cariati».
«Per Praia a mare e Trebisacce – aggiunge - si disattendono addirittura sentenze definitive disposte dal TAR e Consiglio di Stato. Per Cariati si contraddicono gli impegni assunti in sede ministeriale e regionale per la riattivazione e il pieno funzionamento dell'ospedale».
«Viene, poi, completamente cancellato – continua Bruno Bossio - tutto il percorso di riprogrammazione dello stesso Piano delle Case della Salute, soprattutto in riferimento ad Amantea».
«Altri decreti commissariali - prosegue la deputata - avevano individuato nella Casa della salute di Amantea una struttura fondamentale per garantire servizi essenziali che oggi per un vasto bacino di utenza vengono negati, ma anche per cancellare la vergogna di un’opera pubblica incompiuta, che da anni rappresenta un monumento di spreco delle risorse finanziarie pubbliche. Insomma, un testo che smentisce quanto dichiarato pubblicamente dal Commissario stesso subito dopo il suo insediamento e quanto ha affermato, lo stesso commissario Longo, in un incontro con la sottoscritta, svoltosi nei giorni scorsi nella sede della Cittadella regionale».
«Per queste ragioni – conclude - ho inteso presentare una interrogazione parlamentare ai ministeri competenti affinché si provvedesse con una iniziativa del Governo all'annullamento di tale DCA. Le Linee Guida debbono essere coerenti con gli obiettivi previsti nel mandato che il Parlamento ha assegnato, nel novellato Decreto Calabria, allo stesso commissario, al fine di tagliare gli sprechi ed elevare il livello dei servizi. La gestione commissariale di Longo dovrà porsi questi obiettivi, altrimenti è già destinata a fallire in perfetta continuità con il passato».
(foto fonte Corriere della Calabria)