Lo spoke di Corigliano-Rossano senza guanti. L'ira di Promenzio contro l'Amministrazione comunale
Il capogruppo di Civico Popolare fa le pulci a Stasi: «Ma il nostro ospedale non doveva diventare un'eccellenza della sanità?»
CORIGLIANO ROSSANO - L'ospedale spoke di Corigliano-Rossano sarebbe rimasto senza guanti e con esso sarebbe rimasto sfornito dei presidi di protezione anche il Polo Covid del "Giannettasio".
A lanciare l'allarme, manco a dirlo, è il capogruppo consiliare di Civico Popolare, Gino Promenzio, che stigmatizza una situazione giunta ormai al limite della tollerabilità.
«Da Cosenza - scrive Promenzio - avevano promesso alle istituzioni comunali che l’Ospedale di Rossano sarebbe diventato un fiore all’occhiello della sanità italiana, un avamposto scientifico della lotta nazionale al Covid19».
«Ovviamente - precisa - poteva abboccare solo il sindaco ragazzo, influenzato da qualche marpione in agguato». Risultato? «Da oggi il Giannettasio, sede del Covid “Flavio Stasi”, è completamente sprovvisto di guanti monouso e tute mentre gli altri presidi di protezione finiranno tra due giorni! A ciò si aggiunga che il personale medico è stato raccattato dai reparti, già in affanno, gli infermieri sono esausti come gli operatori di supporto, a rischio costante di contagio, e i percorsi non sicuri hanno allontanato i pazienti “ordinari” dalle cure».
E gli strali di Promenzio contro i responsabili di questa situazione - sindaco in primis - sono ancora più accentuati per la situazione disastrosa che si registrerebbe pure al presidio "Compagna" di Corigliano. «Mentre il Polo Covid “Flavio Stasi” - dice - cola a picco, il "Compagna" a Corigliano è sempre più alla deriva, in balia di se stesso, vittima (tra l’altro) della noncuranza di una amministrazione comunale senza autorevolezza alcuna».