Vuole essere “inclusivo” dopo aver imparato la lezione. La sua candidatura è figlia di quel “patto federativo” sancito fra il suo
Psi ed il
Pd nelle stanze dei bottoni romane. E seppur qualcuno abbia “arricciato il naso” da queste parti, il centrosinistra provinciale ha trovato la sintesi in
Gianni Papasso, primo cittadino di
Cassano, l’unico uomo di centrosinistra alla guida di un comune superiore ai 15 mila abitanti in tutto il territorio provinciale: sarà lui a guidare la coalizione alle elezioni provinciali. Da uomo della
Sibaritide che definisce “la grande tradita”, Papasso considera come Piana, quel “lembo” di terra che va da
Cariati a
Rocca Imperiale, passando per l’
area urbana Rossano-Corigliano, da Sibari alle falde del Pollino. «La Piana – dichiara a “
L’Eco” – ha tutte le qualità per ergersi a guida della
Provincia. La mia candidatura può essere considerata anche un riconoscimento alla comunità di Cassano ed al vasto comprensorio della Sibaritide e del Pollino, che devono richiamare l’attenzione. Gli indicatori confermano un dato: la Regione a guida centrodestra è stata fortemente ingenerosa e disattenta verso la nostra Provincia». Il sindaco di Cassano non vuole alcuna contrapposizione, ma le giuste attenzioni verso una terra che rappresenta il polmone economico e sociale della regione ed ha tante idee, a partire dalla metro leggera che colleghi Alto e Basso Jonio con Sibari e verso il capoluogo e l’alta velocità della dorsale ferroviaria tirrenica. «La Provincia che verrà dovrà essere inclusiva – continua Gianni Papasso – democratica e libera, dovrà guardare al singolo territorio con la medesima dignità. Il cittadino di Alessandria del Carretto, ad esempio, dovrà considerarsi come uno del capoluogo e riceverà le stesse attenzioni di quello del Tirreno, dello Jonio, della Sila e del Savuto. Se mi considero un paladino sibarita verso Cosenza? Quando parlo di Sibari mi riferisco all’unica vera piana della Calabria che abbraccia tutto l’arco jonico fino al Pollino, una piana dalle caratteristiche culturali, economiche, sociali, storiche, paesaggistiche, ambientali e archeologiche eccellenti». Gianni Papasso conclude con un ultimo pensiero, che poi altro non è che una stoccata agli avversari: «Noi nel centrosinistra amministriamo con grande trasparenza, nell’interesse delle popolazioni. La destra si divide la conquista del potere».
l.l.