Almeno fino a quando non sarà definita un’assegnazione pluriennale della struttura, la
Corigliano volley non accederà al
palazzetto di Corigliano dello sport. E’ la stessa società rossonera a rendere nota questa sua posizione in merito ad un argomento, l’utilizzo e la gestione del palazzetto. “Pur non volendo proseguire nelle polemiche che hanno alimentato le parti interessate nei mesi scorsi – si legge nella nota della società
pallavolistica - si ritiene coerente con quanto affermato pubblicamente nelle scorse settimane sottolineare i seguenti aspetti: l’assegnazione in uso della struttura è avvenuta notevolmente in ritardo rispetto alle reiterate e molteplici richieste formulate dalla nostra società (in data 8.08.2016 e 8.09.2016).
SI ATTENDE IL BANDO DEL PALAZZETTO CORIGLIANO
Da tale ritardo ne è derivata l’impossibilità di poter procedere all’iscrizione del campionato nazionale nonchè la necessità di cercare una sistemazione alternativa per disputare i campionati del settore giovanile, già in corso e che, grazie alla disponibilità delle strutture site presso
l’Itc Palma di Corigliano e l’
Oratorio Salesiano, hanno potuto avere regolare inizio; l’assegnazione del
Palasport a due soggetti distinti determina, senza alcun dubbio, una “confusione” di responsabilità tra utilizzatori, la quale potrebbe determinare conseguenze negative anche nei confronti del proprietario dell’immobile, qualora se ne ravvisino gli estremi; la struttura, ufficialmente chiusa il 27.09.2016, è stata da quella data sino all’assegnazione utilizzata da altra società sportiva che, senza autorizzazione alcuna della scrivente, ha usufruito di beni di proprietà della Corigliano Volley quali, ad esempio, la pavimentazione, già gravemente danneggiata anche per le precedenti attività svolte dalla stessa società oggi contitolare del diritto d’uso, nonchè in conseguenza della permanenza dei migranti minori non accompagnati. Pertanto, restiamo in attesa della pubblicazione del bando che, ci auguriamo, sia liberamente accessibile a tutti e, soprattutto, sia impostato secondo i criteri della massima trasparenza”.
FONTE:LA PROVINCIA