Laura Bauleo, 18 anni, alta 182 cm vincitrice del concorso di Miss Fusione Corigliano Rossano parteciperà all’elezione di Miss Mondo di Calabria e Sicilia 2018. Si tratta della kermesse che, per il quarto anno, viene ospitata nella provincia messinese del Comune di Gioiosa Marea; organizzata dell’agente regionale Valeria Pellegrino dell’agenzia Delfino Blu di Reggio Calabria. Il grande evento si terrà oggi sabato 19 maggio e domani domenica 20 maggio. L’evento è motivo di orgoglio per tutto il territorio e per la nuova città unica, i cui cittadini possono ritenersi a pieno titolo veri antesignani in materia di fusioni. Saranno 40 le candidate, già selezionate nelle varie finali provinciali delle due regioni. La prossima tappa sarà Gallipoli per la preselezione del 29 maggio. Step, quest'ultimo, necessario per accedere alla finale del 10 giugno al Teatro Italia della cittadina pugliese, per quell'occasione, sul palco, il noto Stefano De Martino, molto seguito dalla giovanissime, proclamerà la vincitrice di Miss Mondo Italia 2018. Grande soddisfazione è stata espressa dall’ex presidente dell’Associazione S.C. "Pathirion” Vincenzo
Figoli e da quanti hanno contribuito al primo evento della storia della città unica.
SULLE GAMBE DI MISS FUSIONE CAMMINA LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO
«La straordinaria iniziativa costituisce elemento di promozione del nostro territorio ai vari livelli – afferma Figoli –; e cammina sulla gambe della nostra regina Laura Bauleo. Alla quale auguro grandi successi nonché una lunga carriera. Una vera e propria vetrina nazionale ed internazionale in cui riaffermare l’idea vincente della nuova città unica, sostenuta dal movimentismo civico ed avallata da un verdetto popolare». In linea il Direttore artistico di Miss e Mister Fusione Corigliano Rossano Ercolino
Ferraina che con grande professionalità ha aperto le porte alla prima edizione di una kermesse che potrà avere una sua continuità in futuro. «Tali manifestazioni – dichiara Ferraina – possono costituire valide opportunità per i tanti valorosi giovani delle nostre realtà. Che, spesso, pagano anche il costo dello stato periferico in cui viviamo. La fusione è utile anche in questo, a sdoganare quest’area dalla marginalizzazione geografica a cui è stata relegata».