5 ore fa:Sinergia tra territorio e istituzioni: da Cariati parte un nuovo percorso politico condiviso
8 ore fa:SP 169 Lauropoli–Sibari, Italia Viva: «Una babele istituzionale che rischia di scaricarsi sui lavoratori»
4 ore fa:Giovani schiacciati dal mal di vivere e anziani che muoiono soli: nella Calabria del nord-est aumentano i drammi umani
10 ore fa:Maltempo su Rossano, notte di interventi per i Vigili del Fuoco: salvati quattro giovani dal sottopasso allagato
4 ore fa:Incidente stradale a Corigliano-Rossano, coinvolta un’auto della Polizia Municipale
12 ore fa:Droga nel centro storico, assolto trentenne rossanese
9 ore fa:La gestione felice del bilancio comunale: Lucisano mette sotto accusa l'amministrazione Stasi
3 ore fa:USC Corigliano–Amantea 4-0: tripletta di Lentini e belle segnature, il pubblico applaude
11 ore fa: Dalla trasformazione della liquirizia all’intelligenza artificiale
10 ore fa:Contro la scuola del merito: dalle classifiche sugli istituti alle derive educative

Madrid, premiata una giovane dottoressa calabrese

1 minuti di lettura
Sono stati attribuite oggi a Madrid le borse di studio dell'Esmo (Esmo clinical research fellowship). Che tradizionalmente vengono assegnate ai più promettenti giovani oncologi europei. Su sei Fellowships attribuite per il 2017, ben tre sono andate a ricercatori italiani. Lo rende noto l'agenzia stampa Dire Sanità. I giovani premiati sono Antonio di Meglio (30 anni, di Ischia), Giulia Martini (30 anni, abruzzese) e Benedetta Pellegrino (28 anni, calabrese); i tre ricercatori grazie al supporto di Esmo potranno sviluppare specifiche ricerche oncologiche nell'ambito di importanti istituti europei.  Antonio di Meglio, oncologo del San Martino di Genova è specialista di carcinoma mammario. Ha già una esperienza internazionale importante, avendo lavorato al Dana Farber institute di Boston. Di Meglio andrà per un anno a sviluppare la sua ricerca presso l'Insitute Gustave Roussy di Parigi. L'abruzzese Giulia Martini, oncologa dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli, si è vista selezionare il suo progetto di ricerca nell'ambito della biopsia liquida in cerca di biomarcatori di resistenza nei tumori colorettali metastatici. Andrà per un anno a Barcellona all'Istituto oncologico Vall d'Hebron.
MADRID, RICERCATRICE CALABRESE LAVORERA' SULLE RISPOSTE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Stessa destinazione per Benedetta Pellegrino, 28 anni, calabrese, ematologa dell'Azienda ospedaliera di Parma. Che nella metropoli catalana lavorerà sulle risposte del sistema immunitario nell'ambito dei tumori alla mammella. L'Esmo Fellowship è stato avviato 25 anni fa dalla società Europea di oncologia medica. Ha distribuito circa 7milioni di dollari in assegni di ricerca scientifica. Coinvolgendo 462 giovani ricercatori in attività di ricerca oncologica. «Nostro obiettivo - ha sottolineato durante la cerimonia di premiazione Christoph Zielinsky, direttore del Centro di oncologia dell'Università di Vienna e coordinatore del Fellowship and Award Committee dell'Esmo -, è selezionare e supportare i più promettenti giovani ricercatori in oncologia. Affinché sviluppino progetti reali. Portando un contributo concreto alla comunità medico-scientifica ed alla propria carriera professionale. Il tutto favorendo la comunicazione virtuosa tra i maggiori centri oncologici europei». È la prima volta che ben tre giovani oncologi del nostro Paese accedono contemporaneamente all'Esmo Fellowship. Durante il loro periodo di ricerca i giovani oncologi dovranno riportare periodicamente lo stato di avanzamento dei loro studi direttamente ad una commissione Esmo. Il premio-borsa di studio è stato consegnato nelle mani dei tre ricercatori da Valentina Guarneri, oncologa, componente del Fellowship and Awards Committee dell'Esmo.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.