Longobucco, grande successo per la "Sagra della Cuccìa"
1 minuti di lettura
Longobucco. Grande successo, anche quest'anno per la tradizionale "Sagra della Cuccía",tenutasi in occasione del giorno della memoria di Santa Lucia e giunta ormai alla sua quinta edizione. Dopo la celebrazione della Santa Messa il parroco don Pompeo Tedesco e i suoi parrocchiani hanno voluto, ancora una volta, rinnovare la consueta distribuzione della cuccìa e di dolci della tradizione longobucchese, ai tanti fedeli che hanno potuto gustare la tipica cucina povera di un tempo.
È da allora che Siracusa e moltissime altre città meridionali, e non solo, festeggiano il 13 dicembre ricordando il martirio della martire, e mangiando la cuccìa, nella memoria del miracolo avvenuto nel 1763. N.S. Una volta pronta, la cuccìa, è stata poi condita e servita, ancora calda, con a scelta, miele, mosto cotto o, più semplicemente, zucchero. La devozione per Santa Lucia, a Longobucco, è, da sempre, fortemente sentita e affonda le sue radici nei secoli. Basti notare, come sul pannello retrostante la statua della martire, custodita nella Chiesa Matrice, sono collocati dei preziosissimi ex voto in argento a forma di occhi, espressione di una devozione tramandata tra le generazioni.
L'usanza, invece, di cucinare e mangiare cuccìa, si colloca in quel complesso di riti popolar-cristiani, che abbracciano la tradizione di una buona parte dell'Italia meridionale.
Vecchia di alcuni secoli, l’anima popolare ha creduto di trovarne un riflesso in un miracolo operato dalla Santa a favore del popolo siracusano, di cui lei è concittadina e patrona. La storia vuole, che dopo la morte della martire, una carestia si abbatté sulla città di Siracusa. Ma per l’intercessione della Santa alcune navi si avvicinarono al porto della città, vi scaricarono del grano e, come per incanto, scomparvero nel nulla. Il popolo attribuì questo miracoloso sbarco di viveri alla Santa, eleggendola così Patrona della città.