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Incoronato "Re Burlone" a Castrovillari tra balli e serenate

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CASTROVILLARI - È Carnevale. Con l’incoronazione di “Re Burlone”, l’evento carnascialesco più famoso della regione, giunto alla 67^ edizione, si entra nel vivo della manifestazione castrovillarese, la più longeva del Meridione d’Italia. L’evento valorizza, per come vuole rigorosamente la tradizione, il mascheramento, peculiarità e vera attrazione del Carnevale del Pollino organizzato dalla Pro Loco cittadina in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale.

Il tradizionale corteo del giovedì grasso è stato aperto dal rullo dei tamburi e suono delle trombe dei “Musici Arma Murani” di Morano Calabro che hanno dato il via all’evento. Dai balconi di due palazzi nobiliari di Castrovillari il discorso dal  Concione di Organtino Massaro ai gaudenti compaesani”, di Domenico Martire, tratto dalla farsa dialettale di Cesare Quintana; con Camillo Maffia, nelle vesti di Organtino, Martina Aloisio in quelle di Lambreda sua moglie e la partecipazione di Luca Gatta, dell’Associazione Teatrale  “Aisthesis”, nelle vesti di Pulcinella e Carmine Mazzotta e i “Piccoli della Pro Loco di Castrovillari” guidati da Tiziana La Vitola.

Il lungo Corteo di “Re Carnevale” è stato aperto da una coppia de ”La Festa della Bandiera di Morano Calabro” con le chiavi della città, accompagnata dal Sindaco del Borgo, Mario Donadio, dal consigliere Francesco Soave e dal Presidente del Consiglio, Francesca Rosito, dalla Madrina del Carnevale, Sofia Lampis, dalla banda musicale “I Pulcinella”. A seguire il Carro di “Re Carnevale” con la Quaresima e quello di Organtino e poi il Popolo del Carnevale.

«Siamo contenti di essere a questa meravigliosa kermesse per pubblicizzare il nostro marcatore identitario che è la Festa della Bandiera». Mario Donadio sindaco di Morano Calabro

Nella centralissima Piazza Municipio, Carlo Catucci, ha dato il via alla diatriba tra il “Re Burlone” e la Quaresima, aperta dagli allievi del Sogno Latino Ballet Academy, della Maestra Brunella Musmanno. Poi la consegna delle chiavi da parte del sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito  al “Re” che ha aperto di fatto, la porta della gioia e del mascheramento che durerà fino a martedì grasso 4 Marzo, allorquando il “Sovrano” verrà bruciato sul rogo e la Quaresima prenderà il suo posto. 

«Un inizio così è strabiliante, ci riempie di gioia e di grande soddisfazione per noi che organizziamo questa manifestazione con il cuore e con amore. Un brindisi a tutti voi che avete arricchito questa edizione». Così il direttore artistico, Gerardo Bonifati

«La consegna simbolica delle chiavi è un momento di passaggio alla fase carnascialesca che è quella del divertimento entrando nei vivo del mascheramento e dell’allegrai. Buon Carnevale a tutti», ha dichiarato Domenico Lo Polito sindaco di Castrovillari .

Ospiti d’eccezione una rappresentanza del Carnevale Medievale Sancascianese, con in testa il presidente Ilena Cappelli, un carnevale rievocativo che ha come epoca di riferimento il periodo compreso fra XIII e XIV secolo che  viene organizzato ogni anno, nell'ultima domenica di marzo con una durata di un solo giorno e al quale le maschere della tradizione castrovillarese, sono state ospiti già in due edizioni.

Poi spazio all’allegria ad uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del Carnevale di Castrovillari: la cosiddetta: “Sirinata d’a Savuzizza”  (Concorso per Serenate Tradizionali) dedicata al compianto artista castrovillarese Gianni Francomano, che riprende l’antico rituale carnascialesco castrovillarese delle “Mascherate”. Una operazione mirata e lungimirante che riporta il carnevale al centro dell’attenzione di un’intera comunità che rivive il rito carnascialesc, come vuole la tradizione.

«Il Carnevale di Castrovillari non può non essere anche serenate tradizionali, è bello vedere tanta gente e soprattutto in questa parte della città, fulcro un tempo del commercio e del mercato, da qui il nome a “Vanedda a Chiazza”. Felicissimi di iniziare questa edizione con tantissima gente». Il presidente della Pro Loco, Eugenio Iannelli

Una immensa folla si è riversata in Via dei Martiri (a Vanedda a Chiazza) dando inizio alla festa e all’allegria, sottolineata da buon cibo, innaffiata da ottimo vino (delle cantine Ferrocinto) e rallegrata da gruppi mascherati iscritti al concorso della serenata valutati da un’apposita giuria composta dal Maestro, Mimmo Cavallaro, dal docente Unical, Gianfranco Donadio, dal Presidente Regionale  F.I.T.P., Marcello Perrone e dal professore Domenico Martire.

Il merito della riuscita della manifestazione va soprattutto al coinvolgimento dell’intero rione che non ha fatto mancare il proprio appoggio, alla massiccia partecipazione di pubblico e agli infaticabili organizzatori del Cda della Pro Loco.

Foto di Giuseppe Iazzolino

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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