Il castrovillarese Giuseppe Bonifati è Frate Elia nella nuova serie tv di Martin Scorsese
The Saints esplora in otto episodi le figure iconiche della storia religiosa, dedicando un episodio a San Francesco d’Assisi. I primi 4 episodi debutteranno il 17 novembre su Fox Nation
CASTROVILLARI - L’artista castrovillarese Giuseppe Bonifati è tra gli interpreti della nuova docudrama serie Martin Scorsese Presents: The Saints. La serie in otto episodi esplora figure iconiche della storia religiosa, dedicando un episodio a San Francesco d’Assisi, con Bonifati nel ruolo di Frate Elia da Cortona. I primi quattro episodi debutteranno il 17 novembre su Fox Nation mentre l’episodio su San Francesco è previsto in uscita per maggio 2025.
«L’esperienza sul set di The Saints è stata davvero significativa – afferma Bonifati –. Ho avuto l’occasione di lavorare con un team artistico di altissimo livello, composto da attori e professionisti appassionati e di grande esperienza. Ho interpretato Frate Elia, uno dei compagni di San Francesco, un personaggio complesso e affascinante. Partecipare a questo racconto mi ha permesso di esplorare l’ambivalenza di una figura che ha lasciato un’impronta profonda nella storia del francescanesimo, con momenti intensi e coinvolgenti durante le riprese».
Ogni episodio si concentra su un singolo Santo, tra cui Giovanna d’Arco, Francesco d’Assisi, Giovanni Battista, Thomas Becket, Maria Maddalena, Mosè il Nero, Sebastiano e Massimiliano Kolbe, raccontando le figure straordinarie nei loro atti estremi di gentilezza, altruismo e sacrificio.
Questa collaborazione segna un nuovo passo per Bonifati, che arricchisce così il suo percorso artistico con maestri del cinema mondiale, dopo Ridley Scott – con cui ha lavorato in Tutti i soldi del mondo – e Michael Mann, per cui ha recitato in Ferrari, con un personale contributo alla narrazione cinematografica internazionale. Partecipando inoltre alla serie BBC US con Tom Hollander. Una nuova tappa, dunque, per l’artista che ha fondato e diretto un teatro in un aeroporto, è stato nell’orbita di un vero e proprio monumento del teatro come l’Odin, ha recitato per Ridley Scott con Kevin Spacey e meno di un anno fa si è fatto apprezzare sul grande schermo nel film di Michael Mann dedicato a Enzo Ferrari. Giuseppe L. Bonifati negli ultimi quindici anni ha scritto e diretto oltre 30 lavori, rappresentati in oltre 20 nazioni.
Adesso Bonifati, figura di spicco nel panorama internazionale delle arti performative, sta vivendo una stagione d’intensa attività creativa, con progetti che esplorano temi di identità e trasformazione. Tra i lavori più recenti figurano Purgatorio – I Sette Peccati Capitali. La trilogia su Inferno, Purgatorio e Paradiso è «una reinterpretazione pensata per un pubblico contemporaneo – commenta Bonifati – Ogni canto e scena sono tradotti in una chiave moderna e performativa, mantenendo la profondità dei temi danteschi ma calandoli in contesti accessibili anche a chi non conosce a fondo l’opera. Così, il progetto crea un dialogo tra passato e presente, dove ogni canto diventa un’esperienza immersiva di teatro totale, coinvolgendo il pubblico direttamente in tre luoghi iconici di Copenaghen”. La performance segue Ed Elli A Me (2021), uno speed-date nell’inferno dantesco presso l’antica biblioteca universitaria di Copenaghen: entrambe le performances sono state realizzate con il sostegno dell’Università, il Comune, l’Istituto Italiano di Cultura e Cispa, ed hanno registrato una partecipazione straordinaria per la notte di Cultura. Dopo questo successo, è già in progettazione il capitolo finale dedicato al Paradiso, previsto per il prossimo anno in una nuova location iconica della capitale danese.
Tra le nuove produzioni figura L’Ultimo Colpo, un audace progetto di Bonifati che segna il suo ritorno artistico in Italia. La produzione, ispirata al mito dell’accabadora e incentrata sul tema dell’eutanasia, è basata su un testo inedito. La storia ritrae una famiglia Amish riunita in un cimitero attorno al corpo del figlio, morto suicida per amore. Prima di “andarsene” definitivamente, il protagonista ha ancora questioni irrisolte da affrontare, che lo aiuteranno a elaborare il lutto amoroso e a fare luce sui veri legami affettivi familiari.
Chi è Giuseppe L. Bonifati
Classe 1985. È attore, drammaturgo, poeta e regista. Artista poliedrico ed instancabile viaggiatore. Ha frequentato la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. È stato artista e regista in residenza all’Odin Teatret (Holstebro, Danimarca). Tra i diversi riconoscimenti in ambito artistico ha ricevuto il Microfono di Cristallo “Umberto Benedetto” dalla Rai, il Premio “Alessandro Fersen” per la Drammaturgia ed è stato scelto tra i Giovani Talenti Nazionali dal ministero della Gioventù. Sin dagli esordi è il direttore artistico di DOO performing arts group. Ha fondato poi assieme a Linda Sugataghy “Det Flyvende Teater” / Il Teatro Volante, il primo teatro al mondo con base all‘aeroporto Internazionale di Billund (Danimarca). Per il cinema, ha lavorato con Ridley Scott in “All the money in the world”, accanto a Kevin Spacey, Christopher Plummer, Mark Wahlberg, Michelle Williams, Timothy Hutton. Ha recitato nella serie tv della Bbc “Us”, con Tom Hollander e Sofie Gråbøl e ha preso parte al film di Michael Mann “Ferrari”, con Adam Driver e Penelope Cruz, uscito lo scorso 14 dicembre nelle sale italiane. Quindici anni di attività ininterrotta. Il 2025 segna il quindicesimo anniversario della compagnia di Bonifati (DOO performing arts group), celebrando una carriera internazionale distintasi per una ricerca innovativa nelle arti performative, definita da un critico francese “Teatro dell’alterità” prendendo spunto dal filosofo Emmanuel Lévinas. Dal 2010, Bonifati ha scritto, diretto e prodotto oltre 30 opere in 30 paesi, sostenute da prestigiosi partner e istituzioni. Nel 2021, insieme a Linda Sugataghy, Bonifati ha co-fondato Det Flyvende Teater, il primo teatro al mondo ospitato in un aeroporto internazionale, a Billund (Danimarca), proseguendo nella creazione di esperienze artistiche uniche che invitano il pubblico a riflettere su temi di grande attualità e rilevanza umana.
Fonte: (euf – Corriere della Calabria)