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Prestigiosa rivista francese dedica uno speciale alla Calabria extra-ordinaria e ai suoi Marcatori Identitari Distintivi

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CATANZARO – «Diciamolo subito: non va bene per chi ha fretta. La Calabria esiste e diventa unica solo se il viaggio nei suoi territori diventa presenza e ascolto della sua storia millenaria. Ed è, questo, anche il modo più bello e rispettoso di scoprire un territorio. Ecco perché la prima condizione per vivere in profondità la Calabria è evitare toccate e fughe. Intanto perché questa terra non è abituata ai sensazionalismi, come Venezia o Firenze o altre città d’arte e regioni più note. Non mettiamo in mostra la Calabria: in essa si viaggia e la si comprende solo se si ha la finesse di percepirvi l'invisibile groviglio della Storia; tanto che alla fine il viaggiatore arriva a chiedersi se l'idea che se n’è fatto sia poi davvero quella giusta. Oggi è in corso una nuova narrazione di questa regione per molti versi dimenticata, una storia quella vuole andare oltre il semplice turismo di luoghi comuni, mari cristallini e montagne verde, che tuttavia rimangono una realtà».

È con queste parole che nell’Editoriale del suo direttore Rocco Femia, intitolato Le Pays de mon enfance, la prestigiosa rivista culturale francese Radici (La revue pour les passionnés d’Italie) introduce alla scoperta della Calabria extra-ordinaria, in particolare quella disegnata dai suoi Marcatori Identitari Distintivi (MID), ai quali viene dedicato uno speciale di ben 9 pagine all’interno delle oltre 20 pagine complessivamente riservate a Les mille et un visages de la Calabre.

«Continua e si qualifica – dichiara Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina di Regia regionale sui MID – l’attenzione europea ed internazionale sulla nuova narrazione turistico-esperienziale della Calabria attraverso la mappatura dei suoi Marcatori Identitari Distintivi, avviata dalla Regione».

L’elegante e qualificante speciale d’Oltralpe si aggiunge alla presentazione della prospettiva MID in Cina con l’intervento da remoto nei giorni scorsi dello stesso Montesanto nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura a Pechino ed alle interviste all’inventore dei MID ospitate in questi mesi, grazie alla collaborazione con Casa Calabria International presieduta da Innocenza Giannuzzi, su radio, tv e riviste di settore negli Usa, in Argentina, in Svizzera ed in Francia.

"Une Calabre méconnue" (Una Calabria Inedita). È, questo, il titolo dell’approfondimento che da pagina 20 a pagina 29 è espressamente dedicato ai Marcatori Identitari Distintivi (MID) sulla famosa rivista bimestrale (Editalie éditions), ricercata ed amata dagli italo-discendenti di seconda o terza generazione e dai semplici appassionati dell'Italia e che inserisce una ulteriore chiave di lettura di qualità – continua Montesanto – sull’innovativo esperimento di progettazione turistica regionale, nella cornice dello sguardo ampio offerto sull'attualità e la cultura transalpina.

«Per svelarsi meglio – si legge nella prima pagina dello speciale – la Regione Calabria ha pubblicato un manuale (il riferimento è al Manuale Strategico per lo sviluppo dei turismi in Calabria presentato alla Bit di Milano nel 2023). Uno tra tanti altri, si potrebbe dire? No, questo guarda ai Marcatori Identitari Distintivi (MID), ovvero realtà uniche che si trovano solo in questo territorio».

E quindi, attingendo alla proposta ufficiale di mappatura presentata dalla Cabina di Regia alla Regione Calabria nel 2023, la redazione di Radici seleziona e presenta alcuni MID tra i 100 ritenuti più suggestivi per una narrazione capace di internazionalizzare e destagionalizzare la Calabria come destinazione esperenziale.

Il Codice Purpureus Rossanensis (la cui immagine campeggia nella prima pagina dello speciale e nello stesso sommario), il più antico manoscritto greco sulla vita di Cristo, al cui interno sono presenti inoltre le più antiche rappresentazioni di un’aula di tribunale, dei 4 evangelisti e dell’ultima cena, oltre che il più antico notturno dell’arte della storia cristiana ed il più antico ciclo di miniature sulla vita di Cristo rimasto in un manoscritto greco.

La liquirizia di Calabria, considerata dall’Enciclopedia Britannica la più pregiata al mondo, per la trasformazione della quale sono stati inventati in Calabria i primi conci industriali ed alla quale è dedicato oggi l’unico Museo d’impresa al mondo (quello Amarelli, di Corigliano-Rossano).

Luigi Lilio, il matematico del XVI secolo di Cirò, inventore del Calendario Gregoriano, utilizzato in gran parte del mondo.

Italia, il nome della Calabria, da Italo Re degli Enotri, passato poi all’intera Penisola italica. La chitarra battente, alla quale viene dedicata la prima cattedra in un conservatorio e divenuta universalmente riconosciuta. La cipolla rossa di Tropea, decantata da Plinio il Vecchio, tra le più famose al mondo. Lo stilista Gianno Versace, inventore delle top model e della musica pop e rock nella moda nonché creatore del tessuto Oroton. Il Patire di Corigliano-Rossano, considerato lo Scriptorium più ricco ed importante del Sud normanno.

Ed ancora Giovanni Leonardo di Bona di Cutro, nel 1500 il primo campione mondiale di scacchi. Pitagora, il cui Teorema, pietra miliare della speculazione filosofica e scientifica è stato elaborato a Crotone nel 530 a.C. dalla Scuola Italica. Gioacchino da Fiore, il cui Liber Figurarum è considerato la più bella opera di teologia figurale medioevale al mondo. I Fratelli Boiano di Tropea, considerati gli iniziatori nel 1500 della chirurgia plastica. E per finire, i celeberrimi Bronzi di Riace, le icone più celebri della Grecia classica e nei quali sono presenti rifiniture e dettagli artistici non rinvenibili in statue analoghe.

Nelle pagine precedenti, dalla 10 alla 19, Radici sollecita ed invita, così come recitano i titoli scelti non a caso, Alla scoperta di una Calabria straordinaria e inaspettata ed al di là dei luoghi comuni che spesso nascondono più di quanto vorrebbero mostrare.

«Con le minoranze linguistiche, esse stesse incluse nella mappatura dei Mid (con le cinque lingue parlate nell’intero territorio regionale): dalla Calabria grecanica all’Arberia a Guardia Piemontese. E poi con Les ponts entre les mondes byzantin et normand: Gerace, Stilo e Morano. Fino al Bergamotto, anch’esso protagonista della nuova geografia esperienziale dei Marcatori Identitari Distintivi per una terra inedita ed inesplorata che – conclude Lenin Montesanto – ha tutte la carte in regola per essere promossa, come non è mai stato fatto ad oggi, oggi su scala globale e competitiva come il Made in Italy più ancestrale ed esperenziale per un nuovo Grand Tour».
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.