Patir, un modo diverso di vivere e valorizzare i luoghi - VIDEO
Al via la terza edizione dell'experience culturale che quest'anno sarà dedicata al Mediterraneo. Tre giorni tra i centri storici di Co-Ro e il monastero del Patire
CORIGLIANO-ROSSANO – È stato illustrato ieri nella Sala Convegni del Comune di Corigliano-Rossano, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell'assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, del dirigente alla Programmazione, Giovanni Soda, del co-fondatore e socio dell'associazione Rossano Purpurea, Antonio Monaco e della presidente di Rossano Purpurea, Alessandra Mazzei, l’evento Patir – Patrimonio, Visioni e Comunità giunto alla III edizione. Quest’anno il tema scelto riguarderà il Mediterraneo declinato secondo le direttrici della Cultura, degli Scambi e degli Immaginari.
Il progetto, che si propone come un’occasione di confronto e un’officina di idee vivace, ha come scopo la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico, artistico e culturale, attraverso il coinvolgimento di studiosi, associazioni, imprenditori e scuole, per offrire alla comunità momenti di riflessione e spunti nuovi per abitare con consapevolezza il territorio circostante. L’obiettivo è riscoprire, con una sensibilità nuova e uno sguardo rivolto al futuro, i luoghi e la loro storia inserendoli nelle mete di un turismo di prossimità sostenibile.
Oltre al carattere scientifico degli interventi in programma, che rendono particolarmente pregevole l’iniziativa, è stato ricordato uno degli obiettivi a lungo termine del percorso avviato: «Il nostro sogno – ha spiegato il socio e co-fondatore dell’Associazione Rossano Purpurea, Antonio Monaco – è offrire ai giovani un’occasione per restare e nel farlo promuoviamo e sosteniamo azioni culturali di rilievo come questa che possono rappresentare un punto di partenza per fare impresa».
Al centro delle riflessioni, lo abbiamo annunciato, ci sarà il Mediterraneo: «Un mediterraneo – ha dichiarato Mazzei – che oggi sappiamo essere al centro di un’attualità di cronaca non felice ma che è stato per secoli luogo di grandi civiltà a confronto. Pertanto, ci saranno momenti di approfondimento storico di grande spessore e qualità che ci aiuteranno a contestualizzare la nostra storia e il nostro patrimonio in uno scenario più ampio che comprende proprio il Mediterraneo. Un laboratorio di idee, dunque, che proporrà diverse buone prassi e spunti per ragionare meglio sugli assi portanti della nostra identità che avranno senso e valore solo se la comunità tutta si sentirà partecipe e coinvolta».
«Diciamo spesso – ha aggiunto - che la Comunità va coinvolta e deve diventare consapevole. Stiamo quindi cercando diverse strade, modi e percorsi di coinvolgerla, partendo dalle scuole e dai giovani, per riflettere insieme su un modello di sviluppo sostenibile incentrato sulla qualità della vita. Discutendo anche l'organizzazione del nostro tempo. Le scuole sono importanti presidi di valori di democrazia e di pace, di inclusione ma sono organizzate con dei modelli che potrebbero essere riconsiderati se messi in rete e anche a livello di Città. Una riorganizzazione che possa dare uno slanci alla cultura, all'economia, alla fruizione dei beni culturali, al turismo di prossimità e mi riferisco in particolare, alla proposta di una rete cittadina di scuole che si organizzino, sul modello della settimana corta, in maniera tale che il venerdì, il sabato e la domenica possano diventare un tempo utile non soltanto a migliorare la qualità della vita, da dedicare alla famiglia, lo sport, gli hobby ma anche per fruire meglio della città, delle sue attività economiche, dei suoi beni culturali, e conoscerla di più».
A ribadire l’importanza dell’evento, che inserisce nel più ampio contesto di progetti ed iniziative culturali e che il Comune ha promosso negli anni, è stato il dirigente Giovanni Soda: «In Patir c'è un racconto della città che si autorappresenta, sia verso la propria comunità che verso l'esterno, attraverso il suo straordinario patrimonio storico e culturale. Patrimonio su cui, in questi anni, è stata messa in campo una strategia coordinata ed integrata alla scala urbana. Secondo i dati Open Pnrr, il Comune di Corigliano-Rossano ha attivato 81 progetti sul Pnrr, dato che colloca la città al primo posto in Calabria e tra le prime nel Mezzogiorno. Il totale degli investimenti ammonta a 115 milioni di euro, comprensivi del Pnrr, di altri fondi europei o della programmazione nazionale e regionale - ha affermato - Di questi, 45 milioni di euro (il 40%) si concentrano sui centri storici. Più nello specifico, 15 milioni, pari al 33% del totale sui centri storici e al 13% dell'investimento complessivo, sono finalizzati ai beni culturali propriamente detti. Si tratta di valori assoluti e percentuali di grandissima rilevanza, che testimoniano una particolare attenzione della programmazione degli investimenti e delle politiche pubbliche comunali verso il tema del patrimonio storico e culturale. In questa strategia si innesta il percorso, appena intrapreso, per il riconoscimento dell'Oratorio di San Marco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, all'interno di un sito seriale che comprende altri quattro eccezionali beni storici della Calabria, nel quadro della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall'Unesco nel 1972. È una sfida di straordinario significato e valore, per la Città e la comunità locale in tutte le sue componenti: Comune, istituzioni, Chiesa, società civile, associazioni, imprese».
Ha concluso la presentazione l’assessore Alboresi: «È un evento sul quale noi abbiamo investito tanto. Ci abbiamo creduto perché alle spalle abbiamo un'associazione seria e ben organizzata, come Rossano Purpurea, che lavora dal punto di vista scientifico e culturale con grande valenza e competenza. Il primo panel, che è quello che aprirà la tre giorni di Patir, il 26 aprile, è quello che mi vede più coinvolta e anche più entusiasta perché ne abbiamo parlato tanto in questi anni. Questo evento ci offre la possibilità di iniziare un percorso nuovo con le scuole affrontando il tema della settimana corta, che viene sempre veicolata male, "i ragazzi non vanno a scuola così fanno due giorni di più a casa". E invece ha tutto un risvolto culturale e anche turistico, che va spiegato. È una idea che deve iniziare ad essere veicolata».
«L'altro aspetto sul quale vorrei soffermarmi - ha proseguito Alboresi - riguarda i beni Unesco e la tentative list che ci vede coinvolti insieme alla città di Gerace e a significativi monumenti localizzati a Santa Severina, Stilo e Bivongi. Con questo percorso si potrebbe recuperare il gap numerico che vede la Calabria come l’unica regione a non avere dei beni dell'Unesco, secondo la Convenzione 72. Mercoledì scorso abbiamo partecipato ad un incontro in Regione dedicato proprio alla tentative list 2024 Unesco. Incontro nel quale ci siamo impegnati a proseguire in questo importante cammino di valorizzazione che coinvolge istituzioni religiose e civili, garantendo il proprio appoggio per tutto il complesso iter necessario e per il dossier di candidatura. Sulla traccia di questo impegno, in "Patir, Patrimonio, Visioni, Comunità" è previsto un panel interamente dedicato, concepito come momento di coinvolgimento della comunità locale e confronto tra tutti i soggetti convolti alla presenza di esperti internazionali Unesco. E questo è veramente il frutto di una fattiva e positiva collaborazione tra l'associazionismo e le istituzioni».