Un libro che racchiude i 150 anni di storia del Liceo Classico San Nilo di Rossano
Il testo, scritto da Francesco Filareto, ripercorre gli anni che vanno dal 1871 al 2021, durante i quali il Liceo, scuola di cultura, di metodo e di formazione umana, ha saputo costruirsi fama di istituzione scolastica prestigiosa e di forte richiamo
CORIGLIANO-ROSSANO - "Il Liceo Classico San Nilo di Rossano 1871-2021" è il titolo del nuovo libro di Francesco Filareto. «Un testo memoriale di 150 anni di intensa vita scolastica, formativa, culturale, a favore di giovani provenienti da un’ampia area geografica della Calabria del Nord-Est, della Basilicata, del Crotonese, destinati a costituire di questa la classe professionale e dirigente«.
«Promotore del Ginnasio (prima comunale e progressivamente diventato Ginnasio-Liceo parificato, Statale, intitolato al “più illustre figlio di Rossano”), è stato Gaetano Toscano Mandatoriccio, - si legge nella nota stampa - più volte Sindaco della città e deputato del Regno d’Italia, un protagonista calabrese del Risorgimento nazionale, coadiuvato dalla classe politica liberal- democratica e progressista post-unitaria locale.Questi, nel 1871, con spirito innovativo e lungimirante, ispira la sua politica amministrativa alla convinzione che il progresso della comunità civile dell’ampio comprensorio calabrese passa, prima di tutto, attraverso l’elevazione culturale della popolazione e la creazione di una rete di Scuole, garantite dallo Stato o, in sua assenza, dall’Ente Locale, qualificate, laiche, non confessionali, aperte alla pluralità delle esigenze culturali ed educative, capaci di superare i ritardi del provincialismo, di elevare la cultura locale a una dimensione nazionale, di formare i giovani di tutte le classi sociali al senso civico, alla libertà, al rinnovamento».
«In 150 anni di vita operosa, il Liceo Classico “S. Nilo” di Rossano ha saputo costruirsi - continua la nota stampa - un vasto consenso e la fama di istituzione scolastica prestigiosa e di forte richiamo. Ciò è dovuto, innanzi tutto, al tipo di scuola e ai suoi programmi didattici, tesi a fornire ai giovani una cultura unitaria e completa, che sa ricondurre a sintesi organica i molteplici aspetti culturali e formativi umanistici e scientifici, nonché, e soprattutto, a garantire agli allievi metodi di studio e di ricerca, strumenti di conoscenza e di competenza, tali da consentire loro di potere seguire con ottimi risultati gli impegnativi corsi universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro».
«Le attività didattiche si avvalgono tuttora di sussidi di ottima qualità, incrementati - si legge ancora - nel corso di oltre un secolo: Biblioteca d’Istituto, Gabinetti Scientifici di chimica-fisica-scienze naturali, Laboratori di Informatica e Lingue straniere etc. Un contributo decisivo alla notorietà e alla stima di cui gode la Scuola proviene specificamente da tanti insigni stimati Docenti ed Educatori, Maestri di cultura, di scienza, di vita, di democrazia, da Dirigenti Scolastici autorevoli, da adeguato personale amministrativo, tecnico, ATA.Negli ultimi decenni il “San Nilo” si è ulteriormente caratterizzato come centro attivo di produzione e divulgazione culturale, con un’originale caratterizzazione nell’ambito del recupero e valorizzazione della memoria storica e dell’identità greco–bizantina e demologica».
«Un apporto altrettanto qualificante proviene anche dai giovani, formatisi in questa Scuola prestigiosa e poi affermatisi nella vita come buoni ed esemplari cittadini, qualificati e apprezzati educatori, professori universitari, ricercatori, professionisti, imprenditori, magistrati, giornalisti, dirigenti statali, amministratori pubblici».
«Dal 1871 il Ginnasio-Liceo Classico di Rossano è Scuola di cultura, di metodo, di formazione umana, un’Agenzia educativa sperimentata e di sicuro affidamento. Il lungo percorso fatto finora dal glorioso Liceo Classico é parte integrante della “Memoria” collettiva di Rossano, del suo Centro Storico, del territorio, una presenza qualificante e una risorsa immateriale preziosa nella storia della Comunità. Tale “memoria” - conclude - è inseparabile dal presente ed è il fondamento del futuro: orienta nel “qui ed ora” e prepara alle sfide dell’avvenire».